L’edizione 2012 dell’Enciclopedia Britannica sarà l’ultima sulla carta stampata. A comunicarlo è stato Jorge Cauz, presidente di Encyclopaedia Britannica Inc, che ha sottolineato come il futuro sia il digitale. Le enciclopedie online e gratuite come Wikipedia o lo stesso Google, hanno infatti fatto crollare le vendite delle edizioni cartacee ai minimi storici. Dopo 244 anni di servizio l’Enciclopedia Britannica va dunque in pensione, almeno nella sua versione cartacea, per lasciare spazio alla sua versione sul Web, decisamente più moderna e comoda delle edizioni in 32 volumi rilegati.
I nostalgici sostengono che Google e Wikipedia siano i “killer” della storia enciclopedia, mentre altri affermano “Nostalgia per la carta? Come la nostalgia per lo schiavismo“. Nel mondo contemporaneo, dove molti giovani studenti, probabilmente, non hanno neanche mai preso in mano un’enciclopedia stampata, le informazioni e la cultura viaggiano in Rete, e proprio sul Web la Britannica continuerà a vivere. Se le edizioni stampate e persino le versioni multimediali in CD-ROM delle enciclopedie sono ormai superate (molti di voi si ricorderanno la storica Encarta), il Web è in piena forma e tra Google, Wikipedia…anche la Britannica potrà ritagliarsi un po’ di spazio.
Il professor Murray Pittock della Glasgow University sostiene che “Sarebbe triste vedere morire i libri, ma sono molto ottimista sulla quantità e la qualità dei contenuti che si trovano su Internet“. A 244 anni di distanza dalla sua prima pubblicazione ad Edimburgo in Scozia sotto il nome di Encyclopædia Britannica, or, A dictionary of arts and sciences, compiled upon a new plan, oggi la Britannica si definisce una “digital company” e tutto il sapere del mondo sarà online a 50 euro all’anno.
Un’edizione online attrarrà sicuramente un pubblico più giovane rispetto ai 32 volumi dal peso complessivo di 58,5 Kg. Inoltre, in concomitanza con l’addio alla versione in cellulosa, per una settimana i contenuti della Britannica saranno consultabili online gratuitamente. Della versione cartacea rimarranno comunque in vendita ancora 4mila copie, poi l’addio definitivo.