Nonostante l’indiscutibile piacere che si ha nel ternere in mano un libro cartaceo, poterne toccare e annusare le pagine, poterlo leggere senza dipendere dall’energia elettrica e in qualsiasi condizione di luce, non c’è dubbio che la strada verso cui sta andando l’editoria mondiale è quella degli eBook. Un sentiero tracciato inizialmente da Amazon, col suo store online e col lettore Kindle e seguito, con un successo che si preannuncia già senza precedenti, da Apple, col suo iBook Store (per iPad e iPhone).
Oltre alle due piattaforme di Amazon ed Apple ne esistono però altre, tra cui Barnes & Noble (anche in questo caso si tratta di un editore tradizionale che ha deciso di proporre libri anche in formato elettronico) e Kobo, senza considerare poi tutte quelle iniziative editoriali nate senza scopo di lucro e che stanno già diffondendo migliaia di titoli non coperti da diritto d’autore, in tutte le lingue e in molti formati. Non va poi dimenticata l’imminente nascita di Google Editions.
In occasione del Salone Internazionale del Libro che si apre a Torino domani, un gruppo formato da Feltrinelli, RCS e Gems ha annunciato la nascita del progetto Edigita (Editoria Digitale Italiana), con cui intendono mettere gli editori italiani in condizione di proporre versioni elettroniche dei propri libri destinati a una varietà di piattaforme diverse. Non si propongono quindi come negozio alternativo a quelli citati, ma offrono la possiblità di realizzare eBook destinati a queste piattaforme e ad altre, anche gestite direttamente dai singoli editori.
Mondadori (che comunque è legata direttamente a Feltrinelli) non fa parte del gruppo, ma ha già annunciato da tempo di essere pronta a invadere la rete con 1400 libri, 400 dei quali saranno novità assolute (quindi non conversioni dalle rispettive versioni cartacee), utilizzando un’architettura aperta volta a supportare le maggiori piattaforme di lettura hardware e software.
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