eBay: Skype non si vende ancora

E’ accusato di violazione di copyright il colosso delle aste online, trascinato in tribunale dai due famigerati creatori del software VoIP, che chiedono il blocco dell’applicazione mettendone in pericolo l’acquisizione.

Sono due le cause, rispettivamente nel Regno Unito e negli Stati Uniti che rischiano di bloccare cessione e funzionamento del popolare Skype. Il celebre eBay era infatti sul punto di cedere il software, acquisito nel 2005, ad una cordata composta da importanti società, senza però prima consultare i due creatori del programma VoIP.
 
Niklas Zennstrom e Janus Friis, interessati a riappropiarsi del proprio prodotto attraverso al loro società, Joltid , si sono visti così esclusi dalla transazione. Si sono quindi appellati alla proprietà intellettuale, rimasta loro anche dopo la vendita del programma, di una tecnologia alla base del funzionamento di Skype.
 
Alla causa nel Regno Unito, nata da un’accusa di Joltid per una violazione sull’accordo esistente tra la società ed eBay, si aggiunge una causa negli USA con l’accusa di violazione del copyright, in quanto sarebbe stata modificata, senza esplicita autorizzazione, la tecnologia Skype ed utilizzata oltre i limiti concessi dalla licenza.
 
Se i due programmatori riuscissero a spuntarla, il software rischierebbe un blocco totale finchè eBay non riesca a sviluppare una propria tecnologia atta a sostituire quella attuale, per la quale non possiede illimitati diritti. Sarebbe inoltre difficile la vendita, avviabile solo dopo una più favorevole sentenza del giudice.

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