La più diffusa piattaforma destinata al commercio elettronico si trova oggi al centro di una curiosa disputa legale tra due utenti. Nel lontano 2008 un noto avvocato di Miami, Elliot Miller, decise di mettere all’asta un proprio orologio, acquistato alla fine per 44 dollari Michael Steadman. Come accade sempre in questi casi, la transazione si conclude con il pagamento dell’oggetto più le eventuali spese di spedizione, e l’effettivo invio della merce acquistata. Terminata la transazione poi, acquirente e venditore comunicano pubblicamente l’esito finale.
Nel caso specifico Steadman si è però accorto, una volta ricevuto l’oggetto, che l’orologio era praticamente non funzionante, così lo ha restituito al mittente che ha immediatamente provveduto alla restituzione del denaro. Nonostante però la correttezza del venditore, l’acquirente ha concluso la transazione con un feedback negativo.
L’avvocato, giudicando ineccepibile il proprio comportamento, ha quindi querelato Steadman che attraverso quel feedback lo ha etichettato come un cattivo venditore. Tale dichiarazione, mendace secondo Miller, avrebbe danneggiato la sua reputazione su eBay. Inoltre nell’inserzione era specificato che si sconoscevano le condizioni dell’orologio.
Steadman si dice esterrefatto per la richiesta di 15000 dollari di risarcimento. Tuttavia l’avvocato non sembra intenzionato a mollare poiché l’atteggiamento dell’acquirente è stato scorretto in quanto ha ricevuto l’intera somma spesa tramite ricarica PayPal.
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