Il noto sito di aste online, eBay, ha apparentemente deciso che dopo tutto le suddette aste non sono il massimo della vita. Con il cambiare del panorama dei negozi online, un tempo espressioni difficoltose ed imbarazzate del web 1.0, lanciare e rilanciare sul prezzo non attira più tanto i clienti, attirati piuttosto dai prezzi invitanti di prodotti nuovi offerti a poche spese.
Certo, non possiamo confrontare facilmente la situazione italiana a quella estera, specie inglese e statunitense, dove comprare online è decisamente più facile e trasparente, ma nonostante la nostra consueta arretratezza un po’ tutti ci stiamo rendendo conto di come le aste su eBay hanno decisamente perso di convenienza. Troppi utenti smaliziati hanno fatto sì che “l’affare d’oro” sia più raro di un iceberg nel deserto del Sahara. Il grande sito ha compreso perfettamente questa realtà, ed in una mossa che ha già generato parecchie proteste ha deciso di abbassare in futuro il prezzo di una vendita attuata secondo il modello dei “compralo subito” a 35 centesimi di Dollaro. Questo calo (che è del 70% sul prezzo precedente) rende eBay competitiva contro i giganti dell’e-business come Amazon, ma ha lo svantaggio di favorire i grossi rivenditori, pestando nel contempo i calli a collezionisti, venditori occasionali e piccoli negozi online.
Come se non bastasse continua anche il trend di lotta contro le truffe: presto sarà impossibile acquistare in contanti od assegno, e si potrà usare solo carta di credito o Paypal. Sono piuttosto curioso di vedere se il nuovo eBay riuscirà a tornare un’industria in crescita: quello attuale non va tanto bene da molto, molto tempo.
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