Abbiamo già parlato, recentemente, dell’innovativo (e apparentemente impossibile da realizzare) servizio OnLive, creato da Steve Perlman, che promette di portare su PC e Mac poco potenti un’esperienza di gioco ai massimi livelli, in grado di garantire la fruizione, a definizione standard e in alta definizione, di videogiochi di ultima generazione, che richiederebbero computer potentissimi per girare al meglio, sfruttando all’estrema potenza le potenzialità offerte dal cloud computing, grazie all’esecuzione remota dei giochi.
Il funzionamento del servizio è a livello base molto semplice: ci si connette da Mac o PC (grazie a un plug-in per diversi browser web) o tramite una microconsole proprietaria (non ancora disponibile al pubblico) e si sceglie il gioco desiderato, che viene eseguito non in locale, ma su potenti server remoti. Il giocatore invia ai server i comandi impartiti tramite joypad o altro, e riceve, in tempo reale, il video elaborato dal server remoto, con un’esperiena di gioco analoga a quella che si avrebbe se il gioco fosse eseguito in locale.
Il servizio OnLive parte oggi negli Stati Uniti (è disponibile solo per utenti con connessioni ADSL da 1.5 Mbps effettivi per il gioco a definizione standard e 4/5 Mbps per il gioco in alta definizione, ma solo per utenti distanti non più di 1600 Km da uno dei datacenter che forniscono il servizio), con la possibilità, per i primi arrivati, di ottenere la registrazione gratuita per un anno (successivamente il costo mensile darà di 4,95 $).
Una dimostrazione interessante è stata data in occasione della manifestazione E3 Expo di Los Angeles, che terminerà oggi: come già nei giorni scorsi, durante una precedente presentazione, è stato possibile apprezzare il servizio anche attraverso un iPad. Si tratta solo di una dimostrazione preliminare, con controlli ancora non ottimali, ma è comunque in grado di far venire l’acquolina in bocca, ancor più agli utenti italiani, per cui non è ancora ben chiaro se e quando sarà possibile iscriversi al servizio OnLive, che potrebbe diventare un degno avversario di sistemi come Steam e simili.
Fa un certo effetto vedere, alla fine del video, un gioco in esecuzione mostrato contemporaneamente su iPad e una TV connessa allo stesso stream, ma non direttamente all’iPad, senza alcun tipo di ritardo tra le due esecuzioni.
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