E-mail ed sms generano amicizie superficiali

comunicazioneNella nostra società assistiamo ad un uso massiccio di e-mail ed sms, che sono diventati parte integrante della nostra vita quotidiana. In genere si ritiene che l’utilizzo di questi strumenti abbia migliorato le comunicazioni, ma non sembra essere d’accordo l’arcivescovo di Westminster.

Si tratta del capo della Chiesa cattolica in Inghilterra e in Galles, il quale ha espresso il suo parere totalmente negativo non sono nei confronti dell’uso di e-mail ed sms, ma anche riguardo ai social network. Secondo l’arcivescovo questi innovativi strumenti del web o della tecnologia in generale non fanno altro che creare delle amicizie basate sulla superficialità. 
 

L’arcivescovo ha ribadito il valore dell’amicizia, come rapporto umano che si costruisce con l’impegno e la fatica e ha messo in evidenza come in particolare i social network spingano soprattutto i ragazzini a badare più alla quantità degli amici e non alla qualità delle relazioni stabilite. 
 

Ma l’arcivescovo di Westminster non si è limitato solo a queste dichiarazioni, infatti ha accusato i nuovi modi di comunicare dei giovani come responsabili del vuoto creato intorno ad essi da amicizie fugaci che ingenerano un senso di abbandono e molte volte possono spingere anche al suicidio. La rete di amicizie creata in internet quindi in base a ciò che ha detto l’arcivescovo inglese non avrebbe un valore duraturo e costruttivo. 
 

Il prelato ha fatto notare come l’uso eccessivo di informazioni elettroniche è disumanizzante e determina un’incapacità di interpretare gli stati d’animo degli altri in base al linguaggio del corpo. Il nuovo modo di comunicare in rete quindi porterebbe ad una vera e propria perdita nell’ambito delle capacità sociali degli individui. Sono opinioni che certamente sono destinate a far discutere.

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