DRM – anche Sony dice addio

DRM Dopo circa una settimana da quando è iniziata a circolare la notizia che Sony BMG fosse intenzionata a vendere musica online senza DRM, ecco arrivare l’ufficialità: dalla fine del mese la seconda casa discografica del mondo offrirà il suo intero catalogo musicale in formato MP3 (DRM-Free) su Amazon.com. Sony segue così l’esempio delle sue tre sorelle: Warner, Emi e Universal.
Questa mossa di Sony, che ha sotto contratto artisti del calibro di Bruce Springsteen, Carlos Santana, Foo Fighters e Justin Timberlake, va a ricostituire il gruppo delle Big Four e rende Amazon il principale rivale dell’ iTunes store; ma soprattutto dà l’ultimo colpo (per ora in termini di tempo, ma potrebbe anche essere quello “mortale”) alle tecnologie per la gestione dei diritti digitali, il cui scopo è di rendere protetti, identificabili e tracciabili tutti gli usi in rete di materiali adeguatamente “marchiati”.
Queste grandi aziende hanno tutto l’interesse di fare in modo che Apple (capace di vendere più di tre miliardi di canzoni tramite il suo iTunes store) venga destabilizzata dal suo ruolo predominante: l’azienda guidata da Steve Jobs vende tutte le canzoni a 99 centesimi di dollaro l’una, Amazon invece ha prezzi che variano dagli 89 centesimi a più di un dollaro, offrendo quella variabilità voluta dalle compagnie.
Altro aspetto da non sottovalutare è che la maggior parte delle canzoni di cui si effettua il download da iTunes store è riproducibile solo su piattaforme Apple, mentre le quattro major vorrebbero avere una clientela più ampia.
Per noi consumatori la notizia è di quelle buone, non per la prospettiva di condivisione illegale, ma per i forti segnali che vengono dati dalle stesse case discografiche nei confronti di tecnologie che di sicuro non risolvono la crisi del mercato discografico. E il cui progetto e sviluppo qualcuno lo deve pur pagare.

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