Dopo la chiusura di Megavideo, lotta alla pirateria digitale, ai siti di streaming e al file sharing sembra aver ripreso vigore. Qui in Italia, a portare avanti la lotta alla violazione del copyright non è l’ l’FBI ma la Guardia di Finanza, il risultato è comunque lo stesso: raffica di sequestri e siti di streaming oscurati. Due dei principali siti di streamig italiani, FilmGratis.tv e ScaricoLibero.com, sono stati infatti chiusi dalle autorità dando un colpo al cuore dello streaming italiano. Data la raffica di chiusure, la fine dell’era Megavideo e la paura dei siti torrent, che sia davvero finita l’epoca della pirateria digitale, dei film e delle serie TV visti su internet?.
L’esempio della chiusura di Megavideo ci ha insegnato sicuramente una cosa, il fenomeno dello streaming non si può uccidere. Nonostante le durissime misure prese di recente, lo streaming è ancora in piena salute e a dimostrarlo sono le statistiche. Quello che è cambiato è semplicemente il modo di usufruire dei contenuti, gli utenti si sono infatti rivolti verso alcune delle tante alternative a Megavideo presenti in rete. Con la chiusura di FilmGratis.tv e ScaricoLibero.com, sicuramente la diffusione di link illegali in Italia ha subito un duro colpo, ma la lotta alla pirateria è tutt’altro che finita.
I due siti di streaming italiani, oltre aver violato le leggi di copyright, sono stati anche accusati di ricettazione. Oltre alla chiusura dei siti, sono stati anche presi dei provvedimenti nei confronti dei proprietari e dei gestori dei siti: sono stati congelati i conti bancari, bloccati gli indirizzi IP e perseguiti anche i mirror. L’operazione è stata eseguita dalla Guardia di Finanza di Venezia su ordine del Giudice delle indagini preliminari di Parma. Oltre ai siti, come già detto, sono stati bloccati anche i conti correnti dei responsabili e (senza troppe sorprese) si è scoperto che incassavano circa 108.000 dollari all’anno.
Dopo la chiusura di Megavideo e Megaupload, la chiusura spontanea di BTjunkie e il passaggio di Rapidshare dalla parte dei difensori del copyright, sembra proprio che il mondo della pirateria digitale abbia subito una rivoluzione. I siti di streaming minori si trovano a dover gestire un traffico sempre maggiore e il sistema del file sharing o download via torrent sta prendendo sempre più piede. Vedremo quale sarà la prossima mossa nella lotta tra lo streaming e i difensori del diritto d’autore.