Dio ha una seconda vita su internet

chiesa su secondlifeChi credeva di potersi lasciare andare alle peggiori dissolutezze e di trovare sesso virtuale facile nelle isolette di Second Life si sbagliava.
Dio sta arrivando, e scatenerà uno tsunami universale, quindi iniziate a cercare i biglietti d’invito per l’arca di Noè se volete salvarvi la pelle, forse Rammit ne ha qualcuno. 🙂
Dopo Di Pietro, che ha tenuto una conferenza su un’isoletta virtuale due settimane fa, è sbarcata su Second Life anche la chiesa.

I gesuiti di Civiltà Cattolica hanno proposto alla Chiesa di Roma di portare la loro opera anche nel mondo virtuale per offrire alle persone credenti uno spazio di preghiera, visto il crescente bisogno di meditazione.
Padre Antonio Spadaro, autore dell’editoriale della rivista dice: “Se ci sono persone che esprimono se stesse attraverso le metafore della Seconda Vita e alcune di queste esprimono anche bisogni di carattere spirituale, allora forse non è da trascurare la possibilità che tale domanda non rimanga trascurata”.
In America l’Arcidiocesi di Washington ha indetto una campagna pubblicitaria a sostegno del sacramento della Confessione tramite annunci sulla metropolitana, sui bus, con spot radiofonici, perché pare che il gregge si sia perso e che in alcune chiese ci si confessi solo sotto appuntamento, tanto scarsa è la domanda.
Ma LifeChurch (definita da alcuni la chiesa più all’avanguardia del mondo) ha fatto un vero passo verso il futuro, acquistando 16 acri di terreno virtuale, l’Experience Island, su cui ha costruito una chiesa in cui ci si può confessare e dove vengono trasmesse immagini religiose in streaming.
Speriamo che queste iniziative non servano solo per pulire le coscienze di chi prima di passare in chiesa ha fatto un giretto nei quartieri virtuali spinti.

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