Io ne ho una copia su audiocassetta. Poi mio cugino ne comprò un’altra in CD, probabilmente uno dei primi che abbia mai comprato, ed essa mi giunse in eredità quando traslocò, assieme ai suoi giochi per l’Amiga. Ora, ci sono gli Mp3 nella mia libreria di iTunes (e ovviamente anche quelli di The Wall). Non credo di avere nessun altro album in tanti formati diversi, e a quanto pare non sono il solo! C’è una riserva apparentemente infinita di fan dei Pink Floyd, e probabilmente ne nasce uno nuovo ogni minuto. E ciascuno di essi vuole avere una copia (o più) di Dark Side of The Moon. Al punto che, in modo informale ovviamente, è considerato il “benchmark” dei formati: se la gente compra in massa un’altra copia di questo album, che è in giro dal 1973, vuol dire che il successo è assicurato.
L’ultimissimo formato ad aver visto un revival di interesse per “Us and Them” e compagnia bella è stato il nuovo AAC a 256kbs di Apple, quello famoso per essere privo di DRM ma non esattamente un capolavoro di rispetto della privacy. “[Dark Side of The Moon] è l’equivalente dei contenuti per adulti per i media dell’audio,” Ha detto Bill Bumgarner, uno sviluppatore Apple. “Se il cinema per adulti abbraccia un formato video, sarà un successo. Allo stesso modo, se DSoTM domina le vendite dei tuoi audio media, il successo è assicurato”.
Un risultato quasi scontato, tanto per il formato (che era un successo annunciato) e per il capolavoro dei Pink Floyd, che è nella classifica dei top 100 da quasi trent’anni e ha venduto 34 milioni di esemplari. Prima di oggi, era stato diffuso in vinile, Stereo-8, musicassetta, vari tipi di CD susseguitisi negli anni, WMA, e nel vecchio formato AAC di iTunes.
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