Avvertenza: Questo gioco non è stato fatto per un pubblico minorenne o impressionabile. Vengono rappresentate le procedure mediche ai tempi in cui l’ideale di alta tecnologia era il fucile a ripetizione. Se vi impressiona E.R., probabilmente non è il passatempo adatto. Posso consigliarvi Shuffle?
Varie volte ho ripetuto che per emozionarmi davvero un gioco deve presentare una caratteristica: la presenza di secchiate e secchiate di sangue. Non è sempre vero, ma diciamo che è un buon incentivo per continuare a giocare :). Il browser game che vi presento oggi si chiama Dark Cut 2, e per sua stessa natura non poteva esimersi dall’abbondare nello spargimento ematico. Si tratta di un affascinante “simulatore di chirurgia da campo” durante la Guerra Civile Americana, quello che molti storici definiscono il primo vero conflitto moderno. Ricorda molto Trauma Center per DS, ma ovviamente interpretare un segaossa del 19mo secolo è un esperienza dieci volte più cruda.
Il gioco di per sè è molto semplice: una prova di abilità in cui cercate di portare a termine in un tempo prestabilito una serie di procedure col vostro mouse. Di solito questo consiste nel cliccare su una serie di punti chiave della ferita segnalati con delle stelline. Il problema è che dovete selezionare lo strumento giusto, e l’ambiente stesso lavora contro di voi.
Descrive molto bene la situazione drammatica di un chirurgo da campo: si sentono le cannonate e si vedono le detonazioni in sottofondo, il paziente geme, c’è sangue ovunque. Un counter visualizza in punti percentuale quanto la situazione medica della vostra “vittima” stia degenerando in ogni dato momento, comunicandovi l’urgenza della situazione. La ferita che dovete trattare è rappresentata in tutta la sua raccapricciante gloria, e la serie di strumenti medici che dovete utilizzare sembra uscita da un incubo (o dalla macelleria sotto casa). Non voglio entrare nel dettaglio, ma vi basti sapere che l’unica anestesia disponibile è il Whisky (e se volete vincere, fate bere spesso il paziente perchè rallenta il timer).
Conclusioni
Il gioco è davvero divertente, ma forse un po’ troppo difficile. La grafica e il sonoro sono spaventosamente ben fatti, ma vi costringeranno ad una lunga attesa durante il caricamento iniziale. Se sembra bloccarsi, non vi preoccupate ed abbiate pazienza!
Come forse avrete già capito, esiste anche un Dark Cut 1, ambientato nel Medioevo. L’impatto visivo è nettamente peggiore, ma lo stile di gioco è molto meno macchinoso (non dovete selezionare a mano gli strumenti), e quindi vi consiglio di “farci un giro” se scoprite che lo stile di gioco vi aggrada. E’ molto più facile e probabilmente più divertente!
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