Cydia è sempre stato il punto di incontro di tutto il gray market riguardante l’iPhone, ma lo sviluppatore Jay Freeman sta progettando di trasformare l’app manager per telefoni jailbroken in un competitor più o meno lecito per l’App Store.
Convertire Cydia in uno store vero e proprio non sarà complicato, come d’altra parte aggiungere un sistema di pagamento centralizzato. Le capacità ed ambizioni commerciali di Freeman non sono da sottovalutare: come ha dichiarato in una intervista al Wall Street Journal “il risultato che si vuole ottenere è quello di fornire una scelta” , eguagliando o superando anche la commissione che Apple richiede per le applicazioni downloadate.
Le applicazioni a pagamento sono già disponibili su Cydia, ma il metodo di pagamento è gestito in modi diversi a seconda dell’applicazione acquistata, normalmente rilasciando una key di registrazione o via Paypal.
Un sistema centralizzato di pagamento per Cydia renderebbe più semplice acquistare apps come Snapture e PDAnet e sarebbe utile anche per applicazioni dell’App Store che vogliano ampliare i canali di vendita, ma fornirebbe anche un unico bersaglio sul quale mirare per lo sterminato team di avvocati di Apple.
Sebbene Apple infatti non abbia ufficialmente risposto a questo annuncio, sarebbe da stolti pensare che non si stiano attivando per porre delle contromisure; Freeman, che ha già eletto un suo avvocato di fiducia, ha infatti stabilito – con questo progetto – di voler fare soldi tramite un processo che Apple ha definito illegale già settimane fa.