Cyber attacchi: USA e UK risponderanno al fuoco

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Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno manifestato chiaramente per la prima volta l’intenzione di cambiare strategia: contrattaccare gli hacker stranieri che compromettono le infrastrutture informatiche commericiali e militari. 

Negli ultimi 12 mesi, infatti, c‘è stato un fiorire di offensive lanciate da paesi come Cina, Russia e Corea del Nord che hanno messo in pericolo o violato la sicurezza di enti privati e commerciali occidentali, in particolare statunitensi. Questi gruppi di hacker sono quasi sicuramente privati che agiscono con il benestare del proprio paese, magari con il supporto governativo diretto. Si tratta di patrioti oppure di mercenari, poco importa, perchè i costi per tappare i buchi e rimediare ai danni sono enormi, e Inghilterra e USA hanno deciso di dire basta.
 
La comunicazione è piuttosto circostanziata: i due paesi hanno infatti fatto sapere indirettamente ai cyberciminali una serie di fatti:

  • Sanno chi sono, dove abitano e chi fomenta i loro attacchi.
  • Stati Uniti ed Inghilterra non hanno alcun timore di rappresaglie, visto che i paesi coinvolti hanno sempre negato ogni coinvolgimento.
  • Il contrattacco avverrà con le stesse modalità di quelli usati dagli hacker, ovverosia offensive come DDoS e malware.
  • I danni collaterali non saranno un problema, tanto USA ed UK negheranno a loro volta la responsabilità.
  • E per finire, di danni collaterali potrebbero anche non essercene: se torniamo al punto uno è possibile che gli Statunitensi con i loro potenti mezzi isolino con molta attenzione gli obiettivi, anche se francamente dubito che sarà una loro preoccupazione.

La domanda fondamentale è: se UK e USA iniziano a “giocare sporco” come russi e cinesi, cosa resterà in piedi di Internet nel corso dei prossimi mesi?

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