Ci sono spesso delle curiosità che riguardano il mondo dell’informatica che appaiono ai nostri occhi come notizie all’apparenza piuttosto strane, ma che ad una valutazione attenta ci danno l’occasione di riflettere sul rapporto che abbiamo stabilito con i computer e sul ruolo che essi occupano nella nostra società.
Molto strana è stata la reazione di un pensionato di 68 anni di Cavasso Nuovo, in provincia di Pordenone, che ha deciso di porre un rimedio piuttosto estremo al mal funzionamento del proprio computer. Il suo pc era infatti troppo lento e creava problemi in continuazione. Alla fine l’uomo, esasperato, ha sparato al suo computer.
Il tutto è stato fatto servendosi di una pistola calibro 22 che l’uomo possedeva regolarmente registrata, dalla quale sono partiti 5 colpi che hanno distrutto il computer. Il pensionato ha dovuto spiegare l’accaduto in caserma ai carabinieri ed poi è potuto tornare in libertà senza però la sua arma. Si è conclusa così una vicenda che sembra avere dell’incredibile.
I computer hanno cambiato e per molti versi migliorato il nostro modo di vivere, rendendolo più funzionale, più semplice e offrendoci la possibilità di aumentare le nostre conoscenze, ma evidentemente, al di là del caso limite di questo pensionato, sono in grado di suscitare in noi reazioni particolari, che probabilmente sono il frutto di una dipendenza portata alle estreme conseguenze.
Esiste infatti una distinzione ben precisa che come al solito risiede nella capacità di discernimento umano fra approfittare dei vantaggi offerti dalle macchine e instaurare con esse un rapporto ossessivo che come in questo caso può arrivare al limite della follia o della stranezza che suscita inquietudine.
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