Chi segue il nostro blog avrà già sentito di Peacomm, il malware conosciuto come “Storm Trojan”. Pochi giorni fa infatti avevamo parlato della massiccia epidemia avvenuta durante il weekend Pasquale, durante il quale questo virus si era diffuso spacciandosi per un video che documentava l’inizio della Terza Guerra Mondiale. Prima ancora, questo poliedrico baco aveva causato una strage di computer vestendo gli improbabili panni di una mail di San Valentino. In effetti, più che sfruttare l’acutezza e la bravura degli hacker che l’hanno costruito, Peacomm sembra fare leva sulla credulità e l’inesperienza di chi apre mail non sicure, ingannandoli sul piano emotivo.
E, infatti, in questi giorni si è ripresentato in una terza forma: stavolta la mail truffaldina è veramente ironica, annunciando nel titolo cose come “Worm Alert!”, “Spyware detected” e “Virus activity detected!”. E a quanto pare, moltissimi ci sono cascati: il numero di computer infettati ha polverizzato il record precedente (che appartiene a questo stesso virus). Come se non bastasse, il trojan si replica attraverso i programmi di posta elettronica delle vittime… ed è significativo che il livello di spam sia salito al 79% di tutte le mail inviate sulla rete in queste ore. La strategia dei pirati è piuttosto valida: la componente umana è sempre l’anello debole del sistema.