Come fermare i pirati? Chiedete loro gentilmente di smetterla.

Pirata educatoLa RIAA usa la polizia per dare la caccia ai pirati e case discografiche come la Peppermint non si fermano neppure davanti all’estorsione, spendendo milioni di dollari in avvocati e misure di sicurezza. Un giovane programmatore 29enne ha trovato forse una maniera meno traumatica di risolvere un problema pratico e immediato: fermare la diffusione del proprio programma crackato su Internet. Come ha fatto a fermare i pirati? Molto semplice, li ha educatamente contattati via email.
Trey Harrison ha creato Salvation, un software per controllare in modo personalizzato le luci e i video dei concerti, delle discoteche, dei locali, un lavoro a tempo pieno in cui ha investito sette anni di lavoro. Uno strumento potente e impegnativo, in continua evoluzione, insomma. E poi, la scoperta: un gruppo di hacker aveva postato Salvation su un forum, crackato e pronto all’uso di chiunque. Non sapendo bene come reagire, ha iniziato scaricando lui stesso il proprio programma e ha potuto così constatare che, come nella maggior parte dei warez, c’è un file NFO. Questi file contengono i dettagli per contattare i pirati, in questo caso la classica email. E Trey ha deciso di usarla! Ecco una traduzione del dialogo:

Subject: Si può negoziare con dei pirati?
From: Trey Harrison
Date: Wed, 16 May 2007 20:56:27 -0700
To: BlueBeta3D@hushmail.com

Ciao ragazzi, a quanto pare avete recentemente diffuso una versione pirata del mio software chiamato “Salvation”. Non sono molto sorpreso - a dire il vero sono lusingato - ma mi chiedo se sarebbe possibile incontrarci e discutere la possibilità che questa cosa finisca?

Saluti,
Trey Harrison

Trey ha spiegato: “Ero convinto che non mi avrebbero risposto, quindi ho mandato una email alla compagnia dalla quale ho comprato il tool di protezione dalla pirateria, e una alla compagnia di hosting che stava trasportando sui suoi server la copia piratata. E chi ha risposto prima? I pirati.”

Subject: Re: Si può negoziare con dei pirati?
From:
Date: Thu, 17 May 2007 17:11:27 +0100
To: “Trey Harrison”

Ciao Trey,

Apprezziamo i tuoi commenti e comprendiamo bene che ruolo abbiano gli sviluppatori di software, lo abbiamo diffuso solo perchè tantissime persone non privilegiate potessero provarlo e imparare a usarlo. Speriamo che questo abbia dato al tuo programma una pubblicità globale. Ci scusiamo per ogni danno ti possa aver causato. Abbiamo anche preso nota dei tuoi desideri e non lo diffonderemo più. Buona fortuna per il tuo lavoro.

Saluti

Di sicuro questa soluzione è poco comune… a quanto pare dopo tutto i pirati danno quartiere! Certo Trey Harrison ha ora compreso piuttosto bene, in prima persona, cosa vuol dire vedere il frutto del proprio ingegno rubato da qualcuno. Contemporaneamente questa storia dà molto da pensare sul ruolo dei pirati informatici nella nostra società informatizzata, su come essi vedono e giustificano il proprio operato. E fa anche riflettere sul fatto che mandando lettere di minacce e facendo causa a madri single e disabili non si vende un solo cd in più.

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