Sarà senza dubbio capitato ai possessori di smartphone e tablet Android di dover fare screenshot di schermate dello stesso, magari per far vedere una particolare funzionalità ad un amico piuttosto che volersi cimentare più o meno professionalmente nella recensione di una applicazione. I device Android possono essere molto diversi l’uno dall’altro ma i concetti che stanno alla base sono gli stessi, è quindi probabile che esista una combinazione di tasti per poter scattare lo screenshot.
In ottica di screenshot Samsung è stata la prima casa ad inserire una combinazione di tasti per eseguire l’operazione senza bisogno di software aggiuntivi; il caro Galaxy TAB permette la cattura dello screenshot mediante la pressione contemporanea del pulsante “indietro” + “on/off”, salvando l’immagine in una apposita cartella della gallery, idem per il Galaxy S e S2 che mediante pressione contemporanea dei tasti “home” + “indietro” esegue la medesima operazione.
L’alternativa per tutti i device non dotati di combinazione dei tasti sono una serie di applicazioni rintracciabili da Android Market che permettono appunto l’operazione screenshot, tra i tanti segnaliamo ShootMe, applicazione che deve essere dotata dei privilegi di Root sullo smartphone e che una volta lanciata e lasciata in stand-by permette la cattura di screenshot semplicemente “schekerando” il device. Altra soluzione di questo tipo ScreensotIT, sempre gratuita su Android Market e sempre necessaria dei requisiti di Root.
Evidentemente il problema della frammentazione del sistema operativo Android incide anche su operazioni di questo tipo, ovviamente sarebbe molto comodo che tutti i device disponessero di una combinazione di tasti per catturare la schermata, evidentemente la grande diversità degli hardware su cui Android è caricato non permette a Google la creazione di uno standard e gli stessi produttori sembrano non sensibili a questa esigenza.
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