Comcast – risarcimento in vista per gli utenti BitTorrent limitati

comcastLogoQuando leggo alcune notizie sviluppo una naurale antipatia per alcune compagnie a causa delle politiche da esse adottate, in particolare quando non sono trasparenti: è questo il caso di Comcast, il secondo ISP statunitense, che di soppiatto, ma attivamente, ha fornito per diverso tempo un servizio degradato agli utenti BitTorrent.
Sembra che non la passerà liscia
La storia risale ad agosto dello scorso anno, quando Robb Topolski, esperto di sicurezza ed attualmente parte lesa nella causa contro Comcast si accorse dell’attività dell’azienda che, servendosi di Sandvine, disconnetteva gli utenti BitTorrent.
I due tecnici di Comcast allora interpellati che avevano ammesso l’uso di Sandvine, non confermarono nè negarono la connessione della compagnia con la cosiddetta RST interference (il flag RST è un flag dell’header dei segmenti TCP che consente di resettare immediatamente la connessione); come se niente fosse l’azienda ha continuato ad adottare un simile comportamento per mesi.
Fino a quando la notizia è arrivata alla stampa “che conta” e che ha portato l’FCC ad intervenire, dichiarando due settimane fa che darà disposizioni affinchè Comcast non interferisca più con il traffico BitTorrent; a questo si aggiunge il fatto che la società è accusata di fare pubblicità fuorviante, e ora la palla passa alla corte federale che deciderà se a questo comportamento scorretto debba seguire un risarcimento.
I danni provocati devono ancora essere quantificati, ma si parla di cifre superiori ai 5 milioni di dollari.

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