Colori in HTML: guida ai codici

colori html guida codiciEcco una guida ai codici per esprimere i colori in html. Chi lavora nel settore della creazione e del design di siti internet sa benissimo che molto spesso si lavora con i colori, nel caso della creazione di fogli di stile oppure nel momento in cui si ha la necessità di impostare sfondi di riquadri o di pagine web durante i lavori sui siti web. Per lavorare con colori e codici html bisogna avere a disposizione dei codici identificativi con i quali esprimere i colori. Esistono due modi per rappresentare i colori con il codice html, il formato RGB oppure l’indicazione del nome dei colori.

Colori in HTML: il formato RGB
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Il formato RGB è basato sulla scrittura dei colori in codici esadecimali. Questo metodo rappresenta sicuramente uno degli strumenti per facilitare la vita di un webmaster. In particolare ogni colore viene convertito in un codice alfanumerico che contiene sei caratteri oltre al simbolo # iniziale. Subito dopo il # i primi due caratteri sono la componente rossa del colore, i due al centro rappresentano il verde, gli ultimi due il blu. In effetti le lettere che formano la parola RGB sono proprio le iniziali di “red”, “green” e “blue”. Così, ad esempio, poiché ogni valore va da un minimo di 00 ad un massimo di FF, il colore rosso avrà come codice “FF0000”.
 
Naturalmente tramite questo metodo per i codici dei colori in html si possono realizzare infinite combinazioni di colori e tantissime tonalità diverse della stessa colorazione. Basta pensare che se ogni parte del colore può avere un valore compreso tra 0 e 255 (FF in esadecimale), allora in totale si possono avere 16,7 milioni di colori diversi (256 x 256 x 256). Nonostante questo, comunque, sono 216 i colori che vengono considerati fondamentali e che sono riconosciuti perfettamente dai browser.
 
Colori in HTML: il nome dei colori
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Invece del codice esadecimale, in alcuni casi possiamo indicare il colore anche scrivendo delle parole in inglese invece dell’indicazione con il codice esadecimale. E’ forse meglio utilizzare quando possibile il primo metodo descritto, dato che questa seconda possibilità non sempre è compatibile con tutti i browser e quindi ci potrebbero essere delle differenze nella visualizzazione del risultato finale. In questo caso possiamo indicare ad esempio invece del codice esadecimale, le parole white, black, red, blue, green, yellow, magenta, per indicare i rispettivi colori.
 
Ci sono molti servizi su internet che ci permettono, grazie a trucchi e consigli, di velocizzare i nostri lavori online e di riconoscere i codici da utilizzare per le nostre creazioni con i colori. In molti casi, come nel link presente alla fine di questo articolo, sono a disposizione degli internauti anche degli strumenti web molto utili per una conversione rapida da RGB ad esadecimale, e viceversa.
 
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