In Cina sta avvenendo una rivoluzione silenziosa: nonostante i controlli governativi e i pericoli che da essi derivano, il numero di navigatori è in aumento esponenziale. Secondo i dati del centro di controllo informatico della Repubblica Cinese, l’incremento di utenti è stato del 56% dall’anno scorso, il che porta il numero totale di navigatori al 19,1% della popolazione dello sconfinato paese orientale.
Questi numeri portano a due facili conclusioni: la prima è che c’è ancora molto spazio per la crescita, e ci si attendono aumenti altrettanto spettacolari nei prossimi anni. La seconda è una mera questione matematica: con 253 milioni di surfer, la Cina supera gli Stati Uniti di slancio (loro sono rimasti fermi a 223 milioni, ovverosia il 71% della popolazione), diventando il paese con più utenti di Internet al mondo. E tutto ciò, vale la pena ricordare, mentre il regime reprime l’uso di questo nuovo media quando lo ritiene un pericolo sovversivo: cioè sempre quando non viene utilizzato a fini economici od educativi. Chissà se le tecnologie per la censura aumentano la loro efficacia ad un ritmo comparabile?