Il mondo di Second Life compie un’improvvisa ma per nulla inaspettata virata, prendendo una direzione diversa rispetto a quella della vita reale: da oggi infatti le attività di tipo bancario sono bandite dal famoso mondo virtuale. La decisione della Linden Labs viene a seguito di una serie di scandali che hanno martoriato gli utenti di quello che dovrebbe essere un paradiso dello svago, ma che stava correndo il rischio di trasformarsi in una copia anarchica e senza legge dell’esistenza di tutti i giorni.
Il tipo di decisione non è nuovo, infatti meno di un anno fa la stessa cosa era toccata ai casinò. Se devo esprimere un’opinione personale, devo dire che per essere una “Seconda Vita” si tratta davvero di un riflesso slavato, se viene bandita per decreto ogni libertà di rischiare!
Le banche erano comunque grosse fonti di controversia, e viste con sospetto dal governo degli Stati Uniti (e di altri paesi). Non avrebbe potuto essere diversamente, visto che ogni giorno erano in grado di smuovere circa 1,3 milioni di Dollari (veri).
Il decreto della Linden colpirà chiunque presti soldi dietro interessi o prometta di far fruttare interessi su versamenti e investimenti, quindi l’unico tipo di scambio finanziario accettato sarà lo scambio di azioni semplice (ebbene sì, Second Life ha delle Borse). Piuttosto problematico il metodo scelto per l’attuazione di questa nuova norma: nessuno sa cosa succederà ai fondi depositati. Se non verranno sequestrati o comunque bloccati dalla software house, è possibile che i bancari fuggano con un enorme gruzzolo lasciando i clienti in braghe di tela (e sì, sto continuando a parlare di soldi reali ;)).
Gli abitanti del mondo virtuale hanno preso la cosa con molta calma. C’è stata solo una manifestazione di protesta (di cui vedete una foto in cima all’articolo), ma si sospetta che si trattasse di una cosa preparata dalla stessa “banca” davanti alla quale si è svolta… E comunque, come ogni genere di protesta in Second Life, la cosa è presto degenerata in una serie di goliardate.