Il caso Facebook sembra davvero non finire mai. I fratelli Winkelvoss non si vogliono arrendere e rivendicano in tribunale la “paternità” del social network Facebook a discapito di Mark Zuckerberg. I gemelli hanno però deciso di fare dietrofront riguardo la decisione di rivolgersi alla Corte Suprema ma hanno comunque intenzione di continuare la causa contro Zuckerberg presso la Corte distrettuale del Massachusetts.
Cameron e Tyler Winklevoss sostengono che il team di legali di Facebook avrebbe nascosto delle prove fondamentali durante l’ultimo processo, falsandone così il risultato. Il legale di Palo Alto Neel Chatterjee risponde alle accuse definendole prive di senso e immotivate. I fratelli Winkelvoss decisamente non vogliono arrendersi e non sono anche soddisfatti dei 65 milioni di dollari che hanno ricevuto (di cui 45 in azioni che oggi hanno un valore molto maggiore). Staremo a vedere se il social network di Zuckerberg diventerà il social network dei Winkelvoss (una cosa molto difficile che suona anche male).