BootPicker regala una bella interfaccia di selezione del sistema operativo al vostro Mac.
L’avvento di Boot Camp ha creato una possibilità finora inesistente nel luminoso ma ristretto mondo Apple. Da quando è stato introdotto è diventato possibile usare diversi sistemi operativi sul proprio computer con la meletta, scegliendoli in fase di boot come già accadeva da secoli nel mondo del PC, ad esempio quando qualcuno voleva mantenere contemporaneamente Windows e Linux sulla stessa macchina. Purtroppo Boot Camp non è un gioiello di ergonomia, e comunque il setup richiede di essere degli amministratori, cosa che al di fuori delle mura di casa propria magari non è possibile o consigliabile. BootPicker automatizza e semplifica il procedimento, così il vostro coinquilino incompetente o sorella stordita avrà accesso a XP senza rischiare di rompere nulla.
Questo utile software viene caricato da OS X prima della schermata di login, e presenta la scelta del sistema operativo con una bella finestra illustrata. Questo vuol dire che di base il sistema operativo caricato sarà Tiger: se viene compiuta una scelta differente avverrà un reboot. Al termine della sessione, quando si uscirà dal sistema operativo secondario, il vostro Mac tornerà ad OS X ripresentandovi la schermata di BootPicker. Questo significa che, diversamente da quando si usa il semplice tasto Option per scegliere il boot, una volta che questa applicazione è stata lanciata il Mac potrà essere gestito in remoto dall’amministratore… Utile se avete da tenere d’occhio vari computer. Inoltre, come vedete dallo screenshot, potete anche aggiungere delle informazioni sulle possibilità che offre ciascun sistema, nel caso gli utenti finali abbiano dei dubbi (e di solito ne hanno…).
BootPicker è freeware ed open source. Assieme ad esso viene distribuita tutta la documentazione necessaria, che si dilunga parecchio sui rischi di usare un simile programma. Se avete una posizione di responsabilità, vi consiglio vivamente di leggerla!