Blocco internet per colpa di un malware da lunedì

blocco internet dnschangerSarà un vero e proprio blocco di internet, quello che dovrebbe accadere a partire dal prossimo lunedì 9 luglio. Saranno coinvolte migliaia di persone in tutto il mondo, compresi gli Italiani. Il 9 luglio non si potrà navigare in rete. Sulla questione è intervenuta anche l’FBI, che ha invitato i più a verificare se all’interno del proprio computer c’è la presenza del malware DNSChanger. Eventualmente si riscontrasse la presenza di questo virus, il malware deve essere rimosso, in modo da poter proseguire a navigare nel web.

L’FBI era intervenuta anche precedentemente, mettendo a punto un server temporaneo, mediante il quale si era cercato di contrastare l’azione del malware DNSChanger, creato da un gruppo di sei Estoni.

DNSChanger è un malware che è stato rintracciato circa due anni fa. Il suo compito era quello di intercettare i vari tentativi di connessione degli utenti a qualsiasi sito web. Lo scopo era quello di indirizzare le vittime verso delle pagine predisposte per mettere in atto delle truffe, in modo da sottrarre dati relativi alle carte di credito, informazioni personali, dati di accesso a servizi online.

Attraverso un’operazione chiamata Ghostclick, l’FBI è riuscita a bloccare le minacce alla sicurezza informatica e ha messo a punto un server, il quale riesce a fornire gli indirizzi corretti agli utenti infetti dal virus.

Questo server però è destinato ad essere soltanto temporaneo e il 9 luglio sarà dismesso. In questo modo accadrà che gli utenti che hanno potuto navigare grazie a questo server non potranno più collegarsi alla rete.

L’unica soluzione è quella di togliere dal proprio computer il virus entro il 9 luglio, in modo da riuscire a navigare senza fare ricorso al server predisposto dall’FBI. Per controllare se nel nostro computer abbiamo DNSChanger, possiamo utilizzare alcuni servizi disponibili online.

Fra questi possiamo ricordare DNSChanger.eu oppure, in alternativa, possiamo utilizzare DNS-ok, che è anche in lingua italiana. Se attraverso il test ci accorgiamo che il nostro computer è infetto, possiamo utilizzare uno strumento realizzato da Avira per la rimozione del virus.

Le persone coinvolte a livello globale potrebbero essere tante, se pensiamo che attualmente sono solo nel Regno Unito più di 20.000 le persone che si servono del server dell’FBI. Si sono mobilitati anche Facebook e Google, tentando di notificare l’infezione a quanti più utenti possibili, ma a quanto pare in molti hanno cercato di prendere tempo e non stanno provvedendo ad assicurarsi la possibilità di navigare su internet.

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