Blackout a San Francisco manda offline metà del Web 2.0

La sede della 365 MainE’ stata una giornata piuttosto dura nella Silicon Valley: in quello che nella East Coast era un normale pomeriggio di luglio, dai 30 ai 50 mila utenti si sono ritrovati privi di elettricità (e cosa più importante per un americano, privi di climatizzazione). Tra le zone colpite dal blackout la più notevole era certamente il Financial District, e in particolare il South of Market, per gli amici “SOMA”, il luogo dove si riuniscono “fisicamente” molte delle più importanti compagnie Web 2.0. Infatti decine di grossi siti facevano affidamento su 365 Main, un enorme datacenter che si è “spento” nonostante misure di sicurezza ridondanti e generatori ausiliari.
Interessati dalla crisi alcuni grossi nomi del mondo etereo della rete: il motore di ricerca Technorati, il re dei mercatini online Craigslist, i giganti del blogging Six Apart (padroni di Movable Type, Livejournal e TypePad), il sito del quotidiano Usa Today, il social network di recensioni commerciali californiano Yelp sono solo alcuni della lista. A quanto pare per qualche ora ci si è giocati anche un bel pezzo di Second Life!
All’inizio circolavano voci (a dire il vero un po’ comiche) che il downtime fosse dovuto ad un impegato ubriaco e aggressivo di 365 Main, che si dice era andato a staccare manualmente i server in preda ad una crisi di rabbia. Col susseguirsi delle ore invece la Pacific Gas & Electric Co. di San Francisco ha fatto sapere che era saltato un trasformatore in città. Saltato sì, ma in aria: pare ci sia stata addirittura una fiammata alta un paio di metri, uscita con un boato da un tombino in mezzo alla strada. L’unica vera domanda rimasta riguarda la 365 Main: come mai i generatori non si sono attivati subito, ma solo dopo tre quarti d’ora? E pensare che è di pochi giorni fa il loro trionfante comunicato stampa (che guarda caso oggi è sparito dal loro sito): “Online da 2 anni per il 100% del tempo”.

Categorie Senza categoria

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy