Che scarica tramite BitTorrent non sarà felice di sapere che tutti gli utenti del sistema di file sharing vengono tenuti sotto controllo. “You are being watched“, non si tratta dell’ennesima teoria complottista, ma di una vero e proprio studio condotto dalla Birmingham University circa il mondo torrent. Facendo alcune ricerche, download e girovagando nei meandri della Rete BitTorrent, gli studiosi dell’università britannica hanno scoperto un metodo di controllo anti-pirateria che consente di individuare ed identificare potenzialmente qualsiasi utente, anche gli “scaricatori occasionali”. Vediamo i sorprendenti risultati della ricerca.
Che la Rete fosse monitorata per scoprire i pirati e quali fossero i contenuti più soggetti a violazioni di copyright era risaputo, ma che gli utenti dei sistemi di file sharing fossero tutti sotto stretto controllo è una notizia che può far preoccupare non poche persone. Mentre l’anonimato sta diventando sempre di più un’illusione, si scopre quindi che la rete di monitoraggio dei difensori del copyright è più estesa del previsto. Ma come vengono “controllati” gli utenti?. Tenendo sotto controllo i 100 contenuti (film, musica, serie TV…) più popolari del momento, i ricercatori hanno notato come le persone che li scaricano finiscono sotto l’occhio vigile di almeno 10 organizzazioni.
Per finire nella rete di queste organizzazioni per la difesa dei diritti d’autore, basta scaricare anche un solo file. Anche con un singolo download si lasciano tracce sufficienti per far si che queste società possano risalire all’indirizzo IP dell’utente. Il dottor Tom Chothia, uno degli autori dello studio ha spiegato che “Questo lavoro, rivela le proporzioni reali del monitoraggio dei condivisori di file illegali. Pressoché chiunque condivida film e brani musicali popolari illegalmente finirà connesso a un sistema di monitoraggio e si ritroverà con il proprio IP loggato da qualche parte. Quanto all’uso che verrà fatto di queste informazioni, soltanto il tempo ce lo dirà“.
Per evitare che la propria privacy venga violata, molti utenti si affidano alle blocklist, tecnica che, in questo caso, non si è però rivelata efficace. Ovviamente, chi scarica materiale legale e privo di copyright non ha nulla da temere, sono invece i cosiddetti “pirati” a doversi preoccupare di più. Data questa ricerca sorge però un dubbio, i dati raccolti sono utilizzabili come prova in un tribunale?. A quanto pare sembra di no, un indirizzo IP non identifica automaticamente e inequivocabilmente una persona, e per associare un indirizzo IP all’intestatario di un abbonamento serve comunque l’intervento di un giudice. Occorre poi sottolineare come monitorare gli utenti sia vietato da una direttiva europea, a meno che non sia condotto da un’autorità.