Da quando sono state create, le email hanno reso possibile una serie di disastri che derivano dal mandare una mail alla persona sbagliata, al momento sbagliato o peggio ancora nello stato d’animo sbagliato. Anche io ho mandato più di qualche messaggio di posta elettronica furibondo, specie a qualche esponente del gentil sesso che, detto in modo molto politically-correct, aveva messo in pericolo la mia usuale vena equanime ed obiettiva. Difficile pentirsi di aver mandato a quel paese un’ex-partner, ma di certo riesco ad immaginarmi tutta una serie di situazioni estreme in cui la rabbia diventa pentimento, il pentimento orrore e raccapriccio e tutto quello che si vorrebbe fare è tornare indietro nel tempo e tagliare il cavo del mouse prima di poter premere “send”.
BigString cerca di risolvere questo problema in un modo originale, ma a parer mio poco efficace: probabilmente potrebbe essere ritenuto valido dal solito maniaco della privacy, ma sembrerà strano e scomodo dall’utente medio. Il servizio permette di creare delle mail che rimangono sotto il tuo controllo in vari modi diversi: può trattarsi di messaggi che si autodistruggono dopo un numero di letture prestabilito, possono essere fatti sparire dopo qualche minuto o infine possono essere resi cancellabili a volontà dal mittente.
E qui sorge il primo problema, cioè la meccanica del servizio. Ciò che abbiamo scritto gli viene inviato sotto forma di un’immagine conservata sui server di BigString. In questo modo è possibile tenere sotto controllo chi la legge (se è stata inoltrata appariranno altri IP, per esempio), quante volte la legge e da quanto tempo è sul server. Inoltre è possibile editare il testo del messaggio (ovviamente: ciò che viene modificato è l’immagine sul server!). Purtroppo, cancellare il testo del messaggio non cancella il fatto che il recipiente ha una mail “vuota” nella sua casella, e quindi sa che gli avete mandato qualcosa. Poi, con tutta la più buona volontà, un’immagine è una mail veramente anomala, e attira l’attenzione. Secondo me, poi, infastidisce il ricevente che non può copiarla e incollarla né rispondere alla parte saliente del messaggio senza riscriverla. Inoltre, se volete cercare una mail che avete scritto vi auguro buona fortuna: sono immagini, e non potete usare alcun metodo di ricerca rapida. Il servizio che BigString vi mette a disposizione assume varie forme: un client gratuito basato sul web, un servizio a pagamento dotato di POP3 e infine il modello business, che può essere usato dalle caselle mail degli uffici.
La mia opinione è che possa essere utile solo ad una determinata categoria di professionisti, come grafici e fotografi, che possono mandare immagini non salvabili né inoltrabili in visione preliminare. Per gli altri, è solo una maniera per irritare amici e colleghi.