Tutti i 419 video del comico genovese, caricati sulla celeberrima piattaforma per la condivisione video, erano stati cancellati per una sospetta violazione di copyright.
Google, proprietaria della popolare piattaforma YouTube, ha preso questa mattina la decisione di sospendere l’account di Beppe Grillo, in seguito ad una violazione di copyright per l’aver pubblicato uno spezzone dell’intervista di Barak Obama al David Letterman Show. Tuttavia il comico ha sostenuto la tesi della censura.
Lo stop è arrivato tramite una mail che comunicava, a Beppe Grillo, la sospensione dell’account con la conseguente cancellazione dei 419 video di denunce visualizzati, secondo quanto riporta il blog del comico, ben 52.296.387 volte. Il Grillo nazionale si è però immediatamente insospettito quando, attraverso una rapida ricerca sul sito, ha trovato 2230 link inerenti la stessa intervista ad Obama.
Si rivolge quindi ai suoi lettori, dopo aver pubblicato la mail e l’indirizzo alla pagina Facebook di Letterman, invitandoli ad informare il giornalista americano della denuncia presentata a Google dalla CBS. Milioni di proteste invadono quindi la rete, dove il colosso di Mountain View viene accusato di censura e manipolazione.
Alle 17:12, attraverso il suo blog, il più popolare dei Beppe, ha comunicato il successo della mobilitazione, che ha ottenuto l’immediato ritiro dell’accusa di violazione da parte della rete televisiva statunitense, e la riattivazione dell’account staffgrillo all’interno della piattaforma YouTube. Beppe Grillo ha quindi ringraziato i suoi affezionati lettori.