È impressionante come le agenzie matrimoniali si moltiplichino e pullulino ai giorni d’oggi. Davvero, quando leggo gli annunci matrimoniali e gli escamotage utilizzati per far incontrare un uomo e una donna capisco quanto sia tragica la condizione in cui stia naufragando l’essere umano. Siamo 6 miliardi di persone al mondo, a volte stretti come delle sardine nei mezzi pubblici delle metropoli, ma abbiamo bisogno di pagare un intermediario per conoscere e parlare con qualcuno. Decisamente disumano, per quanto conseguenza di una società fatta di uomini.
Le ultime mode poi mi ricordano vecchie abitudini in cui il prete della parrocchia si occupava di mettere in contatto donne e uomini di diversi Paesi per serie proposte matrimoniali. La storia che sto per raccontarvi infatti mi ricorda molto il “Bello onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata”, film culto di Alberto Sordi. Pare infatti che con l’esplosione delle agenzie matrimoniali online sia rinata anche l’abitudine di mettere in contatto i single maschi di Nazioni ricche e industrializzate, con donne dell’EST (gettonatissime le Ucraine, le Polacche e le Rumene) o di Paesi del Terzo Mondo con forti problemi economici. Ma la truffa è proprio sotto gli occhi. Dietro tutte quelle foto di donne belle e prosperose, che nel profilo si autodichiarano simpatiche e colte nonchè pronte a convolare a nozze, spesso si nascondono i maneggi di speculatori della peggior specie che agiscono nella società dell’individualismo come fosse la loro pozzanghera natia e spillano senza ritegno non solo sogni, ma anche soldi a chi cerca una compagna in Rete, non più per una questione solo ed esclusivamente matrimoniale, ma anche perché solo ed esclusivamente soli (permettetemi il gioco di parole) o semplicemente poveri e disperati (sul versante donna). Una delle tante disavventure legate al mercato matrimoniale online è avvenuta proprio ad un australiano. Tramite dei servizi su Internet aveva trovato la sua anima gemella in Africa. L’allevatore cinquantaseienne ha fatto le valigie e ha preso il primo volo per il Mali dove all’aeroporto lo attendeva la sua promessa sposa che portava con se anche la ragguardevole dote di 60 mila Euro (-___-). Come da copione la donna non si è presentata, ma al suo posto l’uomo ha trovato una banda criminale che lo ha picchiato, derubato, minacciato e tenuto ostaggio per dodici giorni finché una squadra di poliziotti australiani (!) non è riuscito a salvarlo dalla sua prigionia.
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