Nei giorni scorsi, il creatore di Rocketboom, Andrew Baron, ha messo il suo account Twitter in vendita su eBay, offrendo accesso ai suoi 1,500 followers. (Aumentati a 1,757 dopo la notizia.) In pochi giorni, le offerte sono lievitate sino a toccare la cifra di 1,500 dollari.
“Sono davvero affezionato al mio account Twitter, ma ho l’impressione di non averlo usato esattamente nel modo in cui mi prefiggevo” ha scritto Baron nella descrizione dell’asta eBay. “In realtà, mi spiace per i miei followers, poichè loro hanno sempre seguito i miei Tweets e io non sono stato capace di utilizzare il mezzo nel modo in cui desideravo farlo. Ho scritto anche attraverso un altro account Twitter, credo quindi posterò più spesso da questo e ne creerò un altro ancora per fare ciò che voglio realizzare in futuro.
Sarebbe ingiusto cancellare semplicemente questo account, soprattutto per coloro che hanno condiviso i miei interessi o hanno qualcosa da dire o, ancora, vogliono essere coinvolti in conversazioni di un certo rilievo. In termini di guadagno, non ho aspettative particolari o bisogni economici da coprire, percui ho deciso di non porre una cifra limite da cui far partire l’asta. Quel che sarà, sarà… Il vincitore di quest’asta avrà il mio account, con tutti i followers annessi.”
Ma, al momento, l’annuncio risulta cancellato.
Negli ultimi giorni, in una serie di post su Twitter, Baron ha annunciato di voler cancellare l’annuncio, soprattutto dopo che eBay lo ha contattato per avvisarlo di cambiare la categoria in cui ha lo ha postato. Ma, piuttosto che farlo, ha dichiarato, rimuoverà esso stesso l’asta.
In una intervista svoltasi ieri, Baron ha spiegato ciò che c’è dietro alla sua decisione di chiudere l’asta.
In poche parole, un suo “seguace” su Twitter gli ha suggerito che le persone partecipanti all’asta, potevano riassumersi in poche figure “dedite allo spam, persone che farebbero di tutto pur di far risaltare il proprio nome, non in grado di capire ed utilizzare il Web 2.0 e il blogging.”
“Ho pensato,” ha dichiarato Baron, “che avrei potuto tirarmi indietro in tanti modi. Ho creduto però di poter risolvere cercando di non arrecare danno al compratore, ma anche ai miei amici e followers. Nel caso non fossi arrivato ad un buon compromesso, pensavo di poter lavorare con i vincitori dell’asta. Dopo aver sentito, però, che si tratta solo di spam marketers, non ho voluto rischiare di averci a che fare.”
Baron era preoccupato poichè molte persone, le quali avevano seguito la saga del suo tentativo di vendere il proprio account Twitter su eBay, deducessero che – siccome vi erano state un certo quantitativo di violente reazioni contro di lui per la vendita pianificata- stesse tentando soltanto di salvare la faccia ponendo fine all’asta improvvisamente.
Ha insistito, nelle sue dichiarazioni, affermando che, lasciare il suo account e tutti i suoi followers nelle mani di chi non ha idea di come usarle correttamente, non fosse saggio.
Molti continueranno a pensare che la sua giustificazione sia solo un tentativo di salvare la faccia. In realtà, non possiamo sapere se effettivamente gli offerenti fossero realmente degli spam marketers. Non possiamo certo verificare cosa realmente è passato per la testa di Baron.
Questo ha anche dichiarato che, al momento dell’avviso di eBay, stava pensando ad un piano totalmente differente per il suo account in vendita. Purtroppo, non ha voluto dichiarare quale fosse il fantomatico piano.
“Quando ho preparato l’inserzione per l’asta, ho ricevuto diversi Twitter da persone che hanno avuto un’altra idea, la quale mi è piaciuta molto più dell’asta…C’erano diversi modi per far funzionare bene l’asta e avere un risultato finale, ma il piano avrebbe funzionato meglio cancellando l’annuncio.”
Saremmo tutti curiosi di capire il piano e il valore effettivo dato a questo account, poichè se esiste qualcuno disposto a spendere 1,500 dollari, c’è di sicuro un motivo sensato.
Sono diversi 1,500 dollari di uno spammer, rispetto alla stessa cifra spesa da qualcuno impegnato nel Web 2.0