Arte: non vedenti e sistemi intelligenti

tecnologiaLa fruizione dell’arte da parte dei non vedenti si arricchisce di nuove possibilità grazie alle sperimentazioni tecnologiche portate avanti dai ricercatori che si occupano di studiare i sistemi intelligenti nell’ambito del Cnr.

Si tratta di Omero, un’innovativa tecnologia, che consentirà ai non vedenti di poter entrare in contatto con il patrimonio artistico e naturale mediante l’interazione tattile ed uditiva con realtà tridimensionali virtuali. Il sistema è costituito da uno spazio virtuale nel quale il soggetto può utilizzare le sensazioni tattili per rapportarsi ai modelli degli oggetti. 
 

Molto interessante è inoltre l’interfaccia che sempre sfruttando il tatto è in grado di far provare al soggetto quelle forze che si sprigionano quando il contatto avviene in un contesto reale. La percezione viene resa ancora più simile a quella reale per mezzo del dispiegamento di suoni, messaggi vocali e vibrazioni. 
 

Fino ad ora il sistema intelligente è stato utilizzato per ricreare il modello del Castello Svevo di Bari e quello di Castel del Monte di Andria. Attraverso l’interazione virtuale i visitatori possono trarre informazioni sulle forme, sulla disposizione degli ambienti, sui materiali e sulla storia dei monumenti. L’esplorazione viene portata avanti in maniera interattiva, consentendo agli utenti di adattare il sistema in base alle loro esigenze. 
 

Omero può trovare notevoli applicazioni anche in ambito didattico. Il sistema infatti, grazie alle sue caratteristiche interattive, può essere usato per distinguere le figure geometriche. Le indicazioni vocali permettono inoltre di arrivare ad eseguire il calcolo del perimetro e dell’area.

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