Apple: causa legale in nome della privacy

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Il punto di forza dei più recenti dispositivi mobili della Apple sono certamente le numerosissime applicazioni presenti all’interno dell’App Store. Tuttavia questo elemento potrebbe presto trasformarsi in un problema per la società di Steve Jobs in seguito alle accuse di violazione della privacy lanciate da un gruppo di consumatori lo scorso 23 docembre, attraverso un procedimento presso un tribunale della California. In particolare sotto accusa sarebbero finite alcune applicazioni per iPhone ed iPad come Dictionary, Pandora, Paper Toss e Weather Channel.

Secondo l’accusa, numerosissime applicazioni trasmetterebbero informazioni personali a società che si occupano di marketing e ricerca senza alcuna autorizzazione esplicita da parte dell’utente. Inoltre ogni apparecchio è indentificato univocamente da un Unique device identifier che non può essere bloccato dall’utente.
 
A diffondere la notizia il Wall Street Journal, che ha anche spiegato che tra i dati diffusi ci sono informazioni inerenti il reddito familiare, l’orientamento politico e persino la propria fedina penale. Majed Nachawati, uno degli avvocati coinvolti nel procedimento, ha spiegato che ogni utente Internet deve essere consapevole delle informazioni che diffonde.
 
La società dei Macintosh ha violato completamente questo diritto, sottraendo impropriamente informazioni sugli utenti e fornendole a società terze che su questi dati basano il proprio profitto.

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