Tutte le applicazioni attualmente esistenti per i dispositivi della Apple vengono caricate sulla piattaforma App Store solo dopo averne ricevuto l’approvazione ufficiale. I criteri sui quali viene concessa l’autorizzazione da parte della società fondata da Steve Jobs restano comunque ad oggi un mistero tanto da generare pesanti polemiche. Questa volta la censura dell’azienda di Cupertino si è abbattuta su Mark Fiore, fumettista apprezzatissimo sul San Francisco Chronicle e vincitore di un Premio Pulitzer.
L’applicazione coinvolta in questa assurda controversia, era semplicemente una raccolta delle migliori vignette del fumettista che vengono così rese disponibili a tutti gli utenti iPhone. Sembrerebbe che la società madre dei Macintosh non abbia particolarmente gradito i contenuti delle vignette, considerandole offensive per l’opinione pubblica.
Appare evidente la motivazione alquanto debole poiché, per essere stato nominato come vincitore del massimo riconoscimento giornalistico statunitense, appare ovvio che non è possibile che le vignette possano essere oltraggiosi o dannosi. Si tratta di una censura immotivata secondo alcuni esperti che hanno criticato la decisione.