Anonymous, il comunicato post Megaupload e la prima guerra digitale su Twitter

Questo è un urgente richiamo d’allerta per tutte le persone degli Stati Uniti. Il giorno che tutti noi stavamo aspettando è purtroppo giunto. Gli Stati Uniti stanno censurando Internet. La nostra evidente risposta è che non rimarremo seduti mentre ci vengono portati via i nostri diritti da un governo al quale affidiamo la loro stessa tutela.” Con questa frase il noto gruppo Anonymus ha richiamato l’attenzione degli abitanti degli stati uniti sulla rappresaglia che ha portato attacchi DDoS (Denial Of Service) rivolti da oltre 5000 attivisti del gruppo verso siti di rilevanza nazionale (USA) e in qualche modo coinvolti nella vicenda Megaupload.

La lista dei siti messi offline da Anonymus è sia lunga che di tutto rispetto per importanza (Department of Justice (Justice.gov), Motion Picture Association of America (MPAA), Universal Music (UniversalMusic.com), Belgian Anti-Piracy Federation (Anti-piracy.be/nl/), Recording Industry Association of America (RIAA.org), Federal Bureau of Investigation (FBI.gov), HADOPI law site (HADOPI.fr), U.S. Copyright Office (Copyright.gov), Universal Music France (UniversalMusic.fr), Senator Christopher Dodd (ChrisDodd.com), Vivendi France (Vivendi.fr), The White House (Whitehouse.gov), BMI (BMI.com), Warner Music Group (WMG.com)).
 
Non pensiate che perché non siete cittadini americani, questa storia non vi riguardi. Non potete rimanere ad aspettare che la vostra nazione faccia lo stesso. Dovete fermare tutto questo prima che cresca, prima che venga riconosciuto come accettabile. Dovete distruggerlo dalle fondamente, prima che diventi troppo potente“. Quella di Anonymus non è una dichiarazione di guerra ma in altri contesti ci si avvicina molto, anche se ad onor del vero la stessa non compare sul sito ufficiale degli anonymus e non è possibile dare l’ufficilità totale della dichiarazione.
 
…gli Stati Uniti dovranno vedere che siamo davvero una legione e noi dovremo unirci come una sola forza opponendoci a questo tentativo di censurare Internet ancora una volta, e nel frattempo scoraggiare tutti gli altri governi dal tentare ancora. Noi siamo Anonymous. Noi siamo una legione. Non perdoniamo la censura. Non dimentichiamo la negazione dei nostri diritti come esseri umani liberi. Questo è per il governo degli Stati Uniti. Dovevate aspettarvi la nostra reazione.
L’attacco degli anonimus di questa notte riassunto su twitter dall’hashtag #OpMegaupload è già definito come il primo attacco di dimensioni “mondiali”, fatto sottolineato anche qui in italia da #PrimaGuerraDigitale, che viene candidato dagli utenti come riferimento del primo cyber attacco di grande portata, la domanda che inizia a girare in rete è: e poi? Bisognerà attendere la votazione del congresso sulle leggi SOPA e PIPA, ieri la protesta civile aveva riportato alcuni senatori a riconsiderare la proposta, le azioni muscolose degli anonymus di questa notte avranno convinto definitivamente il congresso o al contrario li avrà inaspriti? Una cosa è certa, questa è solo la prima battaglia di questa guerra digitale.
 
AGGIORNAMENTO: Anonymus segnala il primo video (qui sopra) della comparsa in aula del fondatore e tre funzionari di Megaupload, si tratta dell’udienza di convalida del fermo ma la tensione è palpabile e l’attenzione decisamente alta. Ci dobbiamo aspettare altre dimostrazioni da Anonymus? Sarà una lunga notte.

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