La Advanced Micro Devices ha presentato pubblicamente la roadmap che verrà seguita nei prossimi anni per la creazione degli Opteron, ovvero processori appositamente pensati per i server e realizzati con la tecnologia conosciuta come Bulldozer. Se fino ad oggi tali CPU sono state progettate con una tecnologia a 45 nanometri, a partire dal prossimo anno saranno adottati chip con tecnologia a 32 nanometri. La società di Dirk Meyer spera in questo modo di surclassare l’acerrimo rivale Intel, anch’esso al lavoro su progetti similari.
Le Central Processing Unit continueranno ad essere divise su due fasce tanto che, per il prossimo anno, sono previste sia le CPU Valencia (Opteron 6200) a 6 ed 8 core, che le Interlagos (Opteron 4200) ad 8, 12 e 16 core. Secondo quanto dichiarato dalla stessa AMD, tali processori dovrebbero garantire un aumento delle prestazioni pari al 50% delle attuali CPU.
Nel 2012, la società fondata da Jerry Sanders ed Edwin Turney, riuscira a portare i processori di fascia bassa a 10 core con il proprio Sepang, mentre il Terramar, destinato alla fascia alta, offrirà ben 20 core. Nessuna dichiarazione ancora dalla Intel, nonostante il mondo dell’Information Technology sia rimasto molto colpito.
E’ però bene precisare che l’architettura Bulldozer propone un concetto di core differente da quello della celeberrima società di Santa Clara. Infatti, tutte le suddette CPU AMD si basano su un sistema modulare, che consente la condivisione di alcune parti tra più core. Tale tecnica rende quindi assai difficile un confronto diretto con i processori realizzati dalla concorrente.