Un recente studio sull’Adsl italiana condotto dall’Osservatorio Banda Larga ha svelato che la velocità delle connessioni ad Internet italiane ha una velocità complessiva di circa la metà rispetto a quella pubblicizzata. Maggiormente penalizzati sono gli abitanti delle città più piccole che pagano a caro prezzo delle prestazioni che i diversi Internet Service Provider poi non garantiscono. La ricerca si è avvalsa di circa 120 mila test delle connessioni attive in un centinaio di province italiane grazie al prezioso contributo di 11.400 utenti campione.
Il primo risultato allarmante è che l’attuale velocità media delle connessioni è di appena 4,1 Megabit al secondo in download contro le diverse pubblicità che offrono connessioni da 7 a 20 Mbps. Nei comuni meno popolati la velocità media è addirittura di 2 Mbps che può toccare picchi molto rari e per pochissimo tempo di appena 5 Megabit per secondo.
Circa la metà degli italiani inoltre non è raggiunto dalla rete diretta degli operatori alternativi a Telecom Italia, come ad esempio Infostrada, Tiscali, Fastweb o Teledue, e per i quali i canoni base per servizi di telefonia ed Internet sono più alti di circa 5 euro al mese. Inoltre al crescere del numero di connessioni la rete in rame si dimostra sempre meno affidabile, come già era emerso dal rapporto Caio consegnato al governo un anno fa.
Between consiglia a tutti gli utenti di utilizzare il software Isposuree, che testa la connessione e dice quali operatori offrono un servizio migliore nella stessa zona. L’Autorità Garante delle Comunicazioni ha già annunciato un suo intervento.
I commenti sono chiusi.