[galleria id=”39″]A quanto pare un nuovo giocatore è entrato nell’arena delle suite per ufficio online, e si tratta di una grossa corporation: parliamo di Adobe, che ha appena varato il suo nuovo progetto Acrobat.com, seppure si tratti ancora di una fase di beta aperta al pubblico.
Mentre Google (come hanno fatto in misura minore i suoi rivali ThinkFree e Zoho) ha cercato sin dall’inizio di emulare e sostituire il Golia della produttività “tradizionale”, ovverosia Microsoft Office, la Adobe ha pensato bene di dedicare le sue forze ad integrare fra loro gli strumenti a sua disposizione, e di appoggiarsi sul concetto di “cloud”, cioè le funzioni di collaborazione online. Questo lo fa anche Google Documenti, chiaro, ma va detto che in Acrobat.com la collaborazione è il perno attorno al quale l’applicazione ruota, sempre ben sfruttabile e integrata in ciascuno degli strumenti, dove non occupa direttamente il centro del palcoscenico (vedi più sotto ConnectNow).
L’interfaccia è molto bella da vedere, spettacolare ma senza alcuna confusione, e ovviamente utilizza Flash in modo massiccio invece dell’Ajax.
Ma vediamo assieme qualche dettaglio:
- Buzzword: acquistato dalla Adobe circa un anno fa, questo word processor online è semplice e facile da usare, e sembra fatto apposta per creare .pdf. Si tratta di un’esperienza di reale WYSIWYG, che si adatta al vostro schermo indipendentemente dalle dimensioni. Come detto sopra, il fulcro è la collaborazione, con diversi gradi di permessi assegnabili a ciascun collega, e la possibilità di inserire commenti (visionabili tramite il tab apposito). Comoda anche la regolazione dell’impaginazione dell’articolo, e l’inserimento delle immagini. Una pratica funzione di cronologia stile Photoshop vi permette anche di vedere le varie versioni precedenti a quella attuale.
- ConnectNow: forse il tool più rivoluzionario della suite, si tratta di un servizio di comunicazione e collaborazione, utile per fare da lavagna e software per le teleconferenze fra più utenti. Offre la possibilità di condividere lo schermo, prendere note, chattare e comunicare tramite video e VoIP. Una caratteristica purtroppo piuttosto limitante è il basso numero di utenti a cui è concesso di connettersi: solo tre per il momento, cosa che rende difficile pensare di sostituire con questa alternativa gratuita i servizi a pagamento già esistenti.
- Create PDF: inevitabile in un prodotto Adobe, è purtroppo molto scarno, e serve solo a creare .pdf dai vostri file, ma è limitato a solo 5 per utente. Poi, cosa poco simpatica, vi chiede di comprare il nuovo Acrobat 9.
- Share: come dice il nome, serve a condividere file con gli altri, sostituendosi alle email e quindi agli allegati pesanti. Supporta un buon numero di formati che saranno consultabili via streaming, a partire dal .pdf fino ai video, ed ovviamente continua a supportare le funzioni di collaborazione proprio del resto della suite. E’ anche possibile incapsulare file e documenti trasferiti sulla piattaforma all’interno di altri siti.
- MyFiles: un servizio di hosting per i vostri documenti, con 5GB di spazio. Offre anche una pratica funzione di browsing con vari filtri, utile a non perdere mai nulla.
Conclusioni
Si tratta di una beta molto interessante, purtroppo non ancora tradotta nel nostro linguaggio (e quindi ancora piuttosto inutile a noi italiche genti). Con il passare dei mesi verranno introdotte le funzioni mancanti affinché si possa dire davvero che si tratti di una suite per la produttività, come i fogli di calcolo oppure le presentazioni stile PowerPoint. Io mi attendo anche un’integrazione con l’altro prodotto online del nuovo corso di Adobe, cioè Photoshop Express.
Al momento, Acrobat.com è gratuito, anche perchè sta vendendo ancora perfezionato. Sono certo però che verranno offerti dei piani premium a pagamento assai presto (altrimenti non mi spiego quella caricatura di programma di conversione in .pdf!)