Adiconsum contro le offerte dati italiane

Adiconsum tariffe mobili
Quello della banda larga destinata soprattutto a dispositivi mobili è un settore in fortissima espansione soprattutto in Italia dove gli operatori telefonici puntano prevalentemente a servizi di Web e TV. Oltre alla massiccia presenza di smartphone, il boom di tale tendenza è attribuibile all’enorme boom inerente gli acquisti dei netbook, per i quali sono necessarie le Internet Key che hanno contribuito non poco ad una crescita esponensiale del traffico dati in mobilità. Tutti i gestori italiani hanno quindi rivoluzionato le proprie offerte rendendole smpre più appetibili.

Tuttavia abbastanza contrariata da queste offerte è l’Adiconsum che, oltre ad attaccare duramente tutti i gestori italiani accusandoli di fornire all’utente poca trasparenza nelle offerte, non risparmia severissime critiche neanche all’Autorità Garante delle COMunicazioni, colpevole di muoversi con poca tempestività per tutelare il patrimonio economico dei cittadini italiani.
 
In particolare, l’associazione per i diritti del consumatore, denuncia l’abitudine di tutti i gestori di presentare ai propri clienti offerte che non sono in grado di garantire. Tra queste, quella maggiormente pubblicizzata è la connessione fino a 7,2 Mbit anche se poi le prestazioni medie reali sono ben al di sotto di tale livello che, secondo alcuni esperti, quasi mai viene raggiunto.
 
Sul banco delle prove ci sono poi anche le connessioni a tempo, le quali rappresenterebbero una vera e propria truffa sul metodo di conteggio, che prevede scatti anticipati di 15 minuti. Ciò significa che su una connesione effettiva di 3 minuti, all’utente vengono ridotti 15 minuti e pertanto i minuti totali pagati dall’utente non corrispondono poi a quelli di navigazione effettuati.
 
Il problema è quindi quello di aver realizzato offerte che non rappresentano poi un vero risparmio per il consumatore. Ai gestori viene quindi richiesto di riunirsi per realizzare una carta dei servizi con l’obiettivo unico di garantire i propri utenti. Per alcuni questa però sembra una strada impraticabile sebbene sia una soluzione auspicabile soprattutto dall’utenza.

Impostazioni privacy