Il recente accordo anticontraffazione si pone l’obiettivo di filtrare Internet a livello mondiale per la protezione della proprietà intellettuale. Tutti i 39 membri dell’Anti Counterfeiting Trade Agreement sono pronti per il settimo incontro segreto, nel corso del quale verranno decisi tempi e modalità per una lotta imperterrita contro ogni forma di violazione di copyright di un qualsiasi bene avente valore economico. Gli incontri, finora avvenuti a Città del Messico, sono stati classificati addirittura come segreto militare pur essendo inerenti al web.
Molti esperti del settore temono che questa ennesima lotta alla contraffazione dei beni di consumo possa essere utilizzata come scudo anche dalle major dell’intrattenimento per usufruire di normative militari che possono addirittura scavalcare le leggi ordinarie.
Inizialmente ideato per combattere principalmente la contraffazione e la vendita abusiva di pericolosi medicinali, il consiglio dell’ACTA viene oggi visto come l’ultimo tentativo di filtraggio di Internet, poiché la maggior parte delle vendite avviene attraverso la rete.
Secondo alcune indiscrezioni, uno dei principali dibattiti sarebbe appunto quello di poter filtrare il web a livello mondiale, arrivando ad autorizzare le dogane a verificare se personal computer e supporti rispettino l’ormai famigerato copyright senza la necessità di intervento della magistratura.
La maggiore preoccupazione è il divieto di accesso alla documentazione del congresso da parte del Parlamento Europeo, mentre un’analisi effettuata dai Commissari sembrerebbe denunciare la violazione delle libertà individuali e costituzionali dei singoli utenti.