Il famigerato Green Dam, ovvero il filtro software che dal primo luglio avrebbe dovuto equipaggiare i Personal Computer di tutta la Cina sembrerebbe frutto di un fraintendimento.
Tutti i Personal Computer venduti in Cina dal primo luglio devono essere forniti con il software fortemente voluto dal governo cinese: il Green Dam.
Avevamo già parlato di come gli Americani si fossero pronunciati contro Green Dam, e avevamo pure fatto sapere che il programma di censura in questione è stato copiato completamente dal codice di una software house americana. La storia continua.
Gli Stati Uniti hanno mosso una protesta ufficiale contro le nuove regole di censura cinese, che prescrive un meccanismo software obbligatorio chiamato Green Dam su tutti i computer e l’arruolamento di decine di migliaia di delatori volontari a fare da polizia segreta.
In un colpo di genio epocale, i vertici del governo cinese hanno deciso di forzare i propri cittadini ad installare un software di censura obbligatorio su tutti i computer del paese. Purtroppo il software è pieno di bug, ed è un’autostrada per gli hacker.
Alcuni geek dagli occhi a mandorla hanno già messo le manine sul software per la censura che la Cina ha ordinato di installare su tutti i nuovi computer messi in commercio all’interno del paese, e l’hanno trovato piuttosto carente.
La nuova idea del governo cinese è ancora più repressiva del solito: obbligare i produttori di PC a preinstallare software che proibiscano di navigare determinati siti web, contenuti in una lista aggiornabile a piacere dagli organi di censura statali.
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