
Una delle cose più naturali per un artista è di usare il proprio talento per rappresentare il sacro. Non c’è da stupirsi, quindi, se un collettivo australiano ha deciso di riprendere in mano lo stesso soggetto e ricollocarlo con grande vigore figurativo nel presente. Così come i pittori del’500 ritraevano la sacra famiglia anacronisticamente addobbata con la moda rinascimentale, allo stesso modo anche The Glue Society ha fatto uso di un anacronismo. Si tratta dei mezzi utilizzati per rappresentare questi episodi biblici: i miracoli divini come visti da un moderno satellite, del tipo di quelli utilizzati da Google Earth.
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