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]]>Ci si sta avvicinando sempre più nel vivo delle festività natalizie, dove i ragazzini potrebbero avere l’occasione di ricevere un tablet tutto per loro a un prezzo più che conveniente. La promozione è già attiva.
Fare felici i propri figli a Natale non è difficile, basta scegliere il regalo giusto. Uno dei pensieri che potrebbe sorprenderli è il tablet per bambini che attualmente è in offerta su Amazon. La promozione è super vantaggiosa, perché il dispositivo elettronico ha un costo id partenza di 200 euro, mentre ora è possibile acquistarlo a soli 79 euro. Non si tratta del classico tablet per adulti, ma è uno strumento educativo adatto per i più piccoli.
Per chi ha figli, un ottimo regalo per le festività natalizie è senza dubbio il Blackview Tab 3 kids tablet in promozione sul colosso e-commerce. È alimentato dal sistema operativo Android 13 e al suo interno presenta numerose applicazioni educative e di intrattenimento per i più piccoli.
È un ottimo strumento che permette loro di imparare e giocare nel tempo libero, dato che ci sono giochi divertenti come i puzzle, ma anche libri, film e musica per i più piccoli. Si può scaricare anche YouTube per bambini, Facebook, ABC Mouse dal PlayStore di Google.
Come abbiamo detto, il prezzo in vendita su Amazon è davvero conveniente. Il tablet costava 199,00 euro, ma con uno sconto del -60% è possibile avere il disposto a un prezzo super vantaggioso di 79,99 euro. Il consiglio però è quello di affrettarsi per evitare che finiscano le scorte.
I genitori possono stare tranquilli perché il tablet dispone anche del Parental Control che permette alle mamme e ai papà di impostare i limiti di tempo, filtrare i siti web, bloccare le app, ricevere sul proprio cellulare le informazioni negative e quant’altro. Certamente un modo per tenere i propri figli al sicuro e lontani dai rischi del web.
Il tablet, inoltre, ha anche la protezione degli occhi specializzate per i bambini. Il design di luce blu permette di proteggere gli occhi dei più piccoli. Lo schermo è di 7 pollici, ha 4GB di RAM, 32GB di memoria e fino a 1TB di storage espandibile e il dispositivo ha una garanzia di 2 anni.
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]]>The post Google, alcuni account Gmail saranno eliminati a dicembre: controlla subito se rientra anche il tuo appeared first on Trackback.it.
]]>C’è un aspetto importante da conoscere, in ottica Google, che riguarderà da vicino alcuni account Gmail i quali, legati ad una specifica condizione, verranno eliminati a partire da dicembre: ecco però a quali account si fa riferimento, la ragione di tale attività e come impedire che ciò avvenga, nei casi interessati.
La notizie e gli elementi importanti da approfondire e sapere quando si parla, in generale, di tecnologia, non mancano mai, proprio come in questo caso che si lega ad una decisione presa dall’azienda Google a proposito di taluni account Gmail.
Alcuni di questi, infatti, verranno eliminati per quella che comunque non rappresenta una novità in assoluto. E ciò, in virtù del fatto che Big G ne aveva già dato annuncio lo scorso maggio di quest’anno.
Tuttavia, adesso a giungere è l’ufficialità della data. L’azienda infatti ha cominciato ad avvisare l’utenza a proposito di tale cancellazione per numerosi account Gmail che avrà luogo sin dal dicembre del 2023.
È una novità dunque importante, quella che ha a che fare con Google e con gli account Gmail inattivi da due anni, a cui prestare particolare attenzione da parte degli utenti.
Saranno infatti questi, gli account che saranno oggetto dell’eliminazione, come detto. La motivazione, così come spiegato proprio dall’azienda, riguarda esclusivamente la tematica della sicurezza.
Gli account inattivi, infatti, possono finir preda più facilmente dagli hacker, poiché in quanto non attivi ed utilizzati, è probabile possano presentare determinate condizioni. Ad esempio possono legarsi a password, impiegate, non più sicure. E ancora, possono esser oggetto di casi di phishing, di spam e così via.
A proposito degli account inattivi, è stato inviato un promemoria da parte dell’azienda. Gli account interessati dalla cancellazione riceveranno un messaggio dove sarà spiegato che vi sarà la cancellazione del profilo per la protezione delle info private, così come per impedire ogni accesso non autorizzato all’account in questione. Pur nel caso in cui non si usino più i servizi dell’azienda.
Con la cancellazione, spariranno quindi l’account Gmail e, in generale, tutto il profilo Google, che permette l’accesso ai vari servizi legati. È il caso di Drive, Documenti, YouTube e così via.
Per evitare che la cancellazione abbia luogo, coloro che hanno avuto l’avviso dovranno semplicemente inviare una mail, tramite l’indirizzo coinvolto, ad una persona. Così facendo, non giungerà al termine la cancellazione dell’account da parte di Google.
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]]>The post Google Play Store, un covo di malware: i dati spaventosi che terrificano gli utenti appeared first on Trackback.it.
]]>Tieni banco la questione malware in ottica Google Play Store, con i dati che in tal senso indicano l’enorme quantità di quelli installati durante l’anno in corso.
L’attenzione di Google in merito alla sicurezza degli utenti e delle app presenti sul Google Play Store è sempre molto alta, con tante risorse ed un gran lavoro svolto, teso a ricercare i malware presenti. Ciò nonostante, vi sono delle app malevole che si sottraggono ai controlli e riescono, mediante il download e l’installazione di applicazioni, ad infiltrarsi nei device dell’utenza.
Si tratta di una minaccia costante e che desta una forte attenzione, e al riguardo a fornire una panoramica della situazione, in termini di numeri e dati, è un recente rapporto della società di cybersecurity Kaspersky.
Un numero che risulta essere molto elevato in virtù delle nuove tecniche che i malintenzionati mettono in pratica, proprio per sfuggire alle scansioni di sicurezza di Big G.
Un esempio che si lega alle app dannose sul Play Store di Google riguarda i numerosi cloni di Minecraft. Questi, andando ad utilizzare la notorietà dell’app originale, sono nate e proliferate nel corso degli ultimi anni. Una fra queste ha fatto registrare all’incirca 35 milioni di download.
Nel dettaglio tali tipologie di app hanno all’interno un adware, HiddenAds, il quale riproduce annunci pubblicitari in background senza che l’utente lo sappia. Ciò apporta introiti a chi ha creato l’app, e finisce per ridurre l’autonomia dei dispositivi.
Altro esempio legato ai malintenzionati si lega all’apertura di diversi account sviluppatore con Google. Così facendo, nel caso fosse scoperta ed eliminata un’app malevola, subito ne veniva caricata una simile. Alcuni esempi, spiega Tuttoandroid.net, sono Photo Effect Editor e Beauty Slimming Photo Editore. E ancora, Gif Camera Editor Pro. Queste, hanno fatto registrare più di seicento venti mila download nel complesso, e nascondevano la presenza del trojan Fleckpe.
Quest’ultimo, estremamente pericoloso, comportava l’apertura di una finestra invisibile del browser, la quale riconduceva a portali web con abbonamenti a pagamento. Tramite il controllo all’accesso e alle info del dispositivo, il malware era in grado di intercettare i codici di conferma che l’utente inviava. In tal modo, procedendo agli abbonamenti per le vittime inconsapevoli.
La situazione legata ai malware e relativi pericoli per gli utenti, presenti sul Google Play Store, tiene dunque banco. Stando al rapporto Kaspersky, durante l’anno in corso sono oltre seicento milioni i malware oggetto di installazione mediante le app scaricate dallo store.
Ciò, nonostante il costante, intenso ed attento lavoro da parte di Google; ma occorre tener presente che sullo store vi sono ad oggi più di tre milioni di app e dunque la verifica approfondita di ciascuna singola app è pressoché impossibile, anche per una realtà enorme come quella di Mountain View.
Tra i casi maggiormente eclatanti, stando a Kaspersky, vi è quello legato al malware noto come SpinOK, che interessa all’incirca duecento app.
Quest’ultime, soprattutto, promettevano, a fronte di taluni mini-games, di proporre ricompense in soldi. Invece, aveva luogo la raccolta di dati sensibili, che venivano mandati ai server dei malintenzionati.
Nel complesso, tali app sono state scaricate oltre quattrocentocinquanta volte.
Avendo visto i dati impressionati e alcuni esempi, occorre sapere come difendersi da tali minacce, e in tal senso occorre prestare attenzione ad alcune accortezze. Anzitutto, gli utenti devono tenere il proprio dispositivo sempre aggiornato con le più recenti patch di sicurezza. Inoltre, vanno evitate app che provengono da fonti non ufficiali.
Se infatti Google è attenta a migliorare con costanza i propri meccanismi di sicurezza, anche l’utenza deve al contempo adottare misure che possano scongiurare il rischio di brutte sorprese.
Inoltre, bisogna stare attenti alle recensioni delle app presenti sul Play Store di Google, rilasciate da sviluppatori noti, evitando quelle molto positive e con le stelline al massimo, focalizzandosi su quelle negative.
Sarebbe bene poi consultare con attenzione la descrizione dell’app, così da identificare la presenza di eventuali errori ortografici.
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]]>The post Google rivoluziona uno degli strumenti più sottovalutati di sempre: ora non potrai farne più a meno appeared first on Trackback.it.
]]>Il più importante strumento per la creazione di slideshow e condivisione online in real time da qualunque dispositivo con la garanzia della massima sicurezza si rinnova. Stiamo parlando di Google slides, che è stato arricchito da una nuova funzionalità recentemente introdotta ed annunciata dall’azienda con un comunicato ufficiale. Essa è stata resa disponibile per tutti gli utenti di Workspace e per i titolari di account personali ed il completamento dell’implementazione di questa funzionalità multimediale dovrebbe essere previsto entro fine mese.
Google Slides rivaleggia con Powerpoint di Microsoft e con Keynote di Apple, pertanto avere aggiornamenti costanti è di fondamentale importanza per caratterizzarlo e distinguerlo dai competitor. La sua interfaccia piuttosto intuitiva lo ha reso particolarmente popolari tra la base utenti abituali di Workspace che con pochi click possono realizzare i modelli e aggiungere contenuti multimediali di vario tipo.
Ora, con grande gioia degli utilizzatori di Google Slides, l’azienda ha finalmente deciso di aggiungere gif e adesivi e l’aspetto migliore è proprio legato al fatto che saranno disponibili anche per tutti gli account multimediali gratuiti. Tutte le informazioni sono state rese note sull’apposito blog: “A partire da oggi porteremo Gif e adesivi direttamente in Google slides. Essi consentono di creare presentazioni visive, dinamiche e creative che ti aiuteranno a connetterti con il tuo pubblico”. È stato inoltre pubblicato anche un video per spiegare come funzionerà la funzionalità: quando gli utenti accedono all’opzione Immagini selezionando “Inserisci” verrà mostrata l’opzione dedicata alle gif e agli adesivi che andrà ad aprire un pannello laterale, provvisto di barra di ricerca, per trovare quelli di proprio interesse.
A quel punto basterà selezionarli e aggiungerli alla diapositiva alla quale si sta lavorando. Con la possibilità di ridimensionali e apportare qualsiasi tipo di modifica possibile sui formati multimediali. Ad oggi era possibile copiare e incollare gif e adesivi da altre app ma mancava il supporto nativo all’interno della versione web dell’app. Il lancio graduale della funzione è iniziato il 6 novembre ma il vero e proprio lancio è previsto a partire dal 28 novembre. Google ha specificato che potrebbero essere necessari fino a 15 giorni da quello del lancio perché la funzionalità sia effettivamente visibile.
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]]>The post Phishing, che cos’è e come difendersi in caso di attacco appeared first on Trackback.it.
]]>“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura”. Prendere spunto dalla mitica Arte della Guerra di Sun Tzu è un buon punto di partenza. Sì perché su internet c’è una guerra in attacco. E i cattivi sono sempre un passo avanti sui buoni.
I cattivi online vengono chiamati hacker, cyber criminali: inondano il Play Store (ma anche App Store ha il suo bel da fare) di malware di ogni tipo, creando davvero il panico. Nel 2021 c’è stato il record di attacchi. È durato pochissimo.
Il 2022 ha visto l’abbattimento di quel record e quasi tutti gli analisti ed esperti di sicurezza concordano sul fatto che a fine 2023 il primato (in negativo) verrà ritoccato. Non resta che conoscere in primis il nemico.
L’etimologia della parola è un verbo ovviamente in accezione positiva, sono in tanti quelli che adorano pescare: rilassa e arreca gioia. In questo caso phishing è tutto il contrario, in quanto grazie all’uso di tecniche sempre più sofisticate, si pesca sì, ma dati finanziari, credenziali e password di un utente. Spesso effettuato tramite e-mail, anche se ora la truffa si è diffusa su WhatsApp e sui social, perfino tramite telefonate, oltre che con i servizi di messaggistica SMS (in questo caso è noto come “smishing”, ma cambia poco): insomma, è un attacco hacker per indurre l’utente a fare ciò che vuole il il cyber criminale.
Consegna di dati sensibili, credenziali e password per rendere più semplice l’hacking di un’azienda o di una persona o dell’invio di pagamenti a truffatori invece dell’account corretto. Tutte informazioni che vengono rubate facendo richieste che sembrano del tutto legittime, come un’e-mail del tuo capo, o un sms della tua banca. Ma nel corso degli anni il phishing è anche un metodo popolare utilizzato da hacker e cyber criminali per diffondere malware, soggiogando le vittime che scaricano un collegamento dannoso che installerà un payload dannoso in grado di distribuire malware, ransomware o qualsiasi altro tipo di attacco.
Una volta che abbiamo conosciuto il phishing, sempre per restare su quella epica frase di Sun Tzu, dobbiamo conoscere noi stessi. Noi siamo i migliori difensori, a patto che verifichiamo quella mail prima di cliccare, magari guardando se dopo la chiocciola c’è il mittente dell’oggetto. Controllare con attenzione l’intestazione, ricordarsi che nessuna banca può chiederti dati personali attraverso un link. Idem per le compagnie telefoniche, la posta, Apple o Samsung, Google o Microsoft: nessuno può farlo. Un altro metodo di difesa contro il phishing è accertarsi che davvero quelle mail provenga davvero dal mittente originale. Come? Su Gmail basta andare sui tre puntini in alto a destra, clic su Mostra originale, così “la vittoria è sicura”.
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]]>The post Quante cose sa Google su di te? Ecco come scoprirlo facilmente appeared first on Trackback.it.
]]>Come probabilmente già sapete, quando navigate in rete fornite milioni di dati ai principali provider. E tra questi non può non rientrare Google, il principale motore di ricerca che da anni offre anche strumenti aggiuntivi gratuitamente come Drive, Maps, YouTube e via dicendo. Tutti programmi che vengono sfruttati da tantissimi utenti e che forniscono altrettante informazioni a Big G.
Che principalmente servono per scopi pubblicitari, dando la possibilità ai principali provider di sapere tutto ciò che ci piace, ciò che cerchiamo, ciò che potremmo desiderare in futuro e via dicendo. Questo aspetto di internet vi dà fastidio e volete sapere quali sono le informazioni che Google ha registrato su di voi? E magari disattivare l’opzione per essere più sicuri? Allora siete nel posto giusto, così potete stare più tranquilli.
Google è fortunatamente una delle aziende più trasparenti in assoluto quando si tratta di privacy, e ci dà la possibilità in ogni momento di sapere quali sono le informazioni che vengono registrate per tracciare il nostro profilo e fornire dati utili a scopi pubblicitari. C’è infatti uno strumento singolo che è disponibile nella pagina principale della piattaforma e a cui si può accedere in pochi e semplici passaggi.
La prima cosa da fare è ovviamente accedere a Google da un sito web. Ora cliccate sull’icona in alto a destra di fianco a quella del profilo, che viene raffigurata con un quadrato composto da 9 cerchi. Aprite il menu a tendina e scorrete fino a trovare la voce My Ad Center. Qui avrete uno specchietto di quelli che sono i principali dati che Big G ha raccolto nel corso del tempo relativi alle vostre ricerche e abitudini quando sfruttate il servizio.
E potete sapere proprio tutto! Per esempio, sarete già stati profilati in base ai vostri gusti, inserendo che vi piace la musica, oppure l’ambito tech, la cucina e via dicendo. Ma non solo, perché tra le varie opzioni a lato troverete anche una che vi mostra quali sono i vostri siti preferiti e quelli che aprite più spesso. Dati utili sempre per la profilazione. Se quest’aspetto vi infastidisce e volete disattivare l’opzione, in alto a destra troverete il pulsante “Disattiva”. Cliccateci sopra e sarete sicuri che Big G non potrà più raccogliere nessuna informazione da mettere in questa sezione.
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]]>The post Hai queste SIM in casa? Occhi aperti: potresti diventare ricco da un momento all’altro appeared first on Trackback.it.
]]>Alcuni prodotti possono avere un costo molto alto. Dipende dall’anno di acquisto e da quanto sono diffusi. In genere il prezzo può variare anche per altri fattori, come l’edizione limitata per esempio. E questo discorso non cambia neanche per le schede SIM. Nonostante non lo diano a vedere, alcune di queste hanno un valore spropositato. Cerchiamo di capire il motivo.
Di norma le schede SIM sono dei dispositivi elettronici molto usati. Senza di queste non sarebbe possibile autenticare gli utenti sulle reti mobili. Inoltre sono importanti anche per il salvataggio dei numeri in rubrica. Con il passare degli anni sono diventate sempre più piccole (nano-SIM) ed ecologiche (eSIM). C’è stato un miglioramento notevole e che tante persone hanno apprezzato. Difatti nessuno avrebbe da ridire su questo.
Ma le schede SIM più costose sono quelle vintage, poiché sono considerate rare da trovare. Il valore di mercato è aumentato molto di più rispetto al passato. Ciò è dovuto al momento del loro lancio, che risale a diverso tempo fa e in quantità limitate. Sono più difficili da trovare, motivo per cui valgono tanto. Un’altra ragione del perché costano molto, anche se le persone non lo sanno, è legata al numero identificativo.
Le schede SIM di valore hanno una particolare sequenza crescente. Si tratta di una ripetizione di numeri o di date, che possono far alzare il valore di una scheda SIM. Altre ancora possono essere emesse durante degli eventi speciali. Quindi non vengono più riprodotte perché sono uniche. Lo stesso vale anche per lanci di prodotti o anniversari di compagnie telefoniche. Queste schede SIM sono piuttosto ricercate dai collezionisti.
Possiamo vedere alcuni esempi di schede SIM molto costose. Parliamo delle schede Vodafone con il codice 342XXXXXYY dal valore di 1.000 euro, oppure le schede TIM con il codice 339YYXXXXX vendute a 2.000 euro. Anche le SIM di H3G con il codice 393XYXXY9, messe a 340 euro, non sono da sottovalutare. Un altro esempio importante sono le famose schede Wind dal numero 320XYZYZYZ, date via per 856 euro.
Diversi siti e-commerce mettono in vendita queste schede SIM. Ne possiamo trovare alcune su eBay o su Amazon, considerate le piattaforme migliore in cui acquistarle. Inoltre si può pensare di venderle tenendo conto dei prezzi di mercato. Le disponibilità sono tante e rendono le schede SIM degli ottimi pezzi per i collezionisti. Se ne avete trovata qualcuna vi suggeriamo di venderla: guadagnerete un sacco di soldi.
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]]>The post Google Chrome, scoperto in anteprima l’ultimo aggiornamento: le novità sono clamorose appeared first on Trackback.it.
]]>Uno dei tanti punti di forza di Google Chrome sono i tantissimi aggiornamenti che il browser riceve di volta in volta. Il team di sviluppatori è sempre attento ad accogliere i feedback degli utenti e ad agire di conseguenza per portare a funzionalità extra col fine ultimo di migliorare l’intera esperienza di navigazione. E anche questa volta, sembra sia in arrivo una versione innovativa del programma.
Disponibile sia per PC che per smartphone, questo maxi aggiornamento porterà con sé nuovi strumenti che potranno rivelarsi sin da subito molto utili quando si tratta di navigare in rete. Ce ne sono alcune in particolare che sono semplicemente clamorose e promettono di essere rivoluzionarie. Ed è partito il countdown tra i più appassionati, che non vedono l’ora di poter mettere mano all’aggiornamento e di godere del lavoro svolto da parte degli sviluppatori.
Con un primo aggiornamento rilasciato in versione beta, Google ha svelato le carte di quello che sarà l’aggiornamento 120 per il browser Chrome. Che porta con sé una lunga serie di novità pensate tanto per smartphone quanto per desktop. Alcune delle quali sono semplicemente clamorose e meritano di essere approfondite.
Partendo da Android, con questa nuova versione l’idea è di ridurre i cookie di terze parti all’1% del traffico globale del browser. Con l’eliminazione totale che verrà completata nel gennaio del 2024. Spazio anche ad una riprogettazione completa della pagina “nuova scheda”, che avrà un’interfaccia rivista e in linea con la Material You. E poi arrivano i promemoria sulla possibilità di cambiare motore di ricerca predefinito, con la modifica che verrà estesa al 100% degli utenti entro inizio 2024.
Parlando invece di desktop e iPhone, la versione 120 di Google Chrome permetterà finalmente di condividere le password per i gruppi Famiglia. Così che tutti i componenti possano effettuare i login agli account condivisi in totale facilità. Si rinnova poi lo strumento Controllo di sicurezza, con nuove funzionalità atte ad aumentare la privacy dei consumatori. Spazio inoltre ad un nuovo strumento per organizzare automaticamente le schede, alla possibilità di salvare le immagini direttamente su Google Foto e ad una feature per tracciare i pacchi in attesa.
L’update è al momento in fase di beta e può essere scaricato dai developer. In alternativa, vi basterà attendere probabilmente qualche settimana prima che i lavori di sviluppo vengano ultimati e si possa procedere con l’aggiornamento in pianta stabile per tutto il mondo.
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]]>The post Google ampia il suo staff e cerca nuovi collaboratori: posizioni aperte e come candidarsi appeared first on Trackback.it.
]]>Google nasce nel 1998 da Sergey Brin e Larry Page, oggi la sede principale si trova a Mountain View, California. L’azienda online è conosciuta in primis per il suo motore di ricerca web che offre servizi di tutti tipi, da piattaforme per videogiochi a film o a traduttori eccetera. Oggi Google detiene il possesso di oltre 70 uffici in oltre 50 paesi in tutto il mondo, è una potenza mondiale.
Google sta ricercando posizioni lavorative da inserire in Italia in Lombardia dove si trova anche la sede italiana dell’azienda. La società dispone di molte opportunità per chi è alla ricerca di lavoro però richiede qualche requisito.
L’azienda propone lavoro a tutti e a diversi livelli della carriera. Si cercano giovani laureati affamati di esperienza ma anche figure più avanzate a livello professionale che hanno già avuto trascorsi lavorativi simili. Google permette anche periodicamente la formazioni di ragazzi senza alcun esperienza attraverso i loro programmi di tirocinio. I requisiti da avere sono la laurea per quelle determinate categorie lavorative e la conoscenza della lingua inglese. I ruoli da ricoprire sono: Technical Account Manager, Customer Engineer, Cloud al Engineer e Data Center Security Manager. Invece per i programmi di tirocinio si cercano giovani che verranno impegnati dalle 12 alle 14 ore settimanali.
La richiesta per partecipare al programma di formazione Google è di essere uno studente in procinto di ottenere laurea o Master per tutta la durata del corso di tirocinio. Le candidature per i Business Internship vengono proposte stagionalmente. Non c’è neanche da preoccuparsi se non si fa in tempo a proporsi poiché molto spesso Google propone nuovi tirocini.
L’ambiente lavorativo è molto informale infatti Google permette a tutti i suoi dipendenti di esprimere le loro idee anche se nuovi, arrivati da poco o a un grado basso d’importanza aziendale. Le stesse strutture sono costruite appositamente per favorire curiosità e per premiare sia i gruppi che l’individualità dei lavoratori. Inoltre l’azienda permette molti vantaggi ai suoi dipendenti “Googlers” consentendogli flessibilità oraria, possibilità di lavoro remoto, benessere per i servizi sanitari e molto altro.
Per poter candidarsi basta andare su Google e ricercare “Google Lavora Con Noi“. Per proporsi bisogna registrarsi e inserire il proprio curriculum vitae. Alcuni consigli ovviamente, oltre al proporsi su un lavoro di competenze possedute, possono essere un CV ben scritto ma soprattutto riassuntivo e durante il colloquio prepararsi bene sugli argomenti del lavoro per cui ci siamo proposti.
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]]>The post Google Chrome su iPhone, con questo trucco diventa molto più semplice da usare appeared first on Trackback.it.
]]>Sono competitor, ovvio. Ognuno ha il suo mondo che punta a essere diverso e migliore dell’altro, ma spesso il cosmo di Google e quello di Apple s’intrecciano e s’intersecano su un iPhone o uno smartphone Android, creando un’interazione davvero interessante.
Spesso Google (ma anche Apple) aggiunge nuove caratteristiche e funzionalità al suo browser, il motivo è di facile comprendonio: Chrome è il sistema di navigazione più utilizzato a livello globale, anche da chi ha scelto Apple.
Così, di recente, da Mountain View hanno aggiunto una nuova opzione su Chrome che consente agli utenti di spostare la barra degli indirizzi nella parte inferiore dello schermo, in modo simile a come appare su Safari di Apple. In pratica è un trucco, tramite il quale il browser di Google diventa molto più da usare.
Inizialmente individuata nella prima parte del 2023 in una versione beta del browser, l’opzione di Google per spostare l’indirizzo in fondo, è ora disponibile per tutti su Chrome 119. Questa nuova versione stabile del super browser di Big G. è importante e va inquadrata non solo in un aggiornamento di sicurezza (sono state corrette quindici vulnerabilità, con novità interessanti sulla privacy, tra le altre cose) ma anche nell’introduzione di nuove funzionalità.
Tra le novità spiccano le opzioni per salvare, ripristinare e sincronizzare i gruppi di schede, l’abbandono e l’eliminazione di WebSQL e una nuova impostazione per il servizio suggerimenti permessi. Per impostazione predefinita, Chrome posiziona ancora la barra degli indirizzi nella parte superiore dello schermo, il che significa che di norma bisogna ogni volta ricordarsi di spostarla manualmente in basso. Ora è tutto più semplice, grazie proprio a Chrome 119.
Si parte dall’apertura di Chrome sul tuo iPhone, premendo a lungo sulla barra degli indirizzi. Accanto all’opzione “Copia collegamento” c’è un nuovo pulsante “Sposta la barra degli indirizzi in basso”. Click o tap, e la barra degli indirizzi apparirà nella parte inferiore dello schermo. C’è anche un metodo alternativo. Questo richiede che un utente tocchi il menu a tre puntini sulla barra, in basso, andando su “Impostazioni”: toccando “Barra degli indirizzi” ci sarà la possibilità di spostarla in alto o in basso. Quindi fine. E il gioco è fatto. Se non vedete queste opzioni, probabilmente dovete aggiornare l’app di Chrome, perché Google sta implementando la funzionalità in questi giorni.
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]]>The post Google e quelle 12 app bannate su Android: cancellale subito! appeared first on Trackback.it.
]]>Un rapporto abbastanza dettagliato e credibile evidenzia le due facce della stessa medaglia. La prima torna a essere splendente in quanto nell’ultimo trimestre l’attività delle applicazioni dannose è diminuita. Almeno apparentemente.
I trojan pubblicitari delle pericolose famiglie HiddenAds e MobiDash, malware molto pericolosi, sono stati rilevati sui dispositivi protetti rispettivamente nell’11,73% e nel 26,30% in meno rispetto ai dati precedenti. Il numero di attacchi Trojan spyware è diminuito del 25,11%, gli attacchi ransomware Locker del 10,52%, quelli dei Trojan bancari gli attacchi Trojan bancari del 4,51%. Ma il risvolto della medaglia evidenzia anche un altro aspetto.
Meno malware sì, ma anche più pericolosità da parte di quelli che stato funestando il Play Store di Google. Da Mountain View sono stati costretti a intervenire, sbrigandosi a bannare dodici app, scaricate milioni di volte, che vanno cancellate subito. Il perché è presto spiegato.
Non arrivano affatto buone notizie per chi ha un smartphone Android. Gli esperti di sicurezza, i russi di Dr.Web, una garanzia, hanno scoperto una dozzina di app popolari che infettano i telefoni con adware altamente fastidiose e dannose, che bombardano gli schermi con messaggi sponsorizzati.
Anche se queste 12 app potrebbero non arrecare gravi danni a livelli di ingenti somme di denaro sottratte, creano un doppio problemi: smartphone intasati e dati rubati, con tutto ciò che ne consegue. Un’app chiamata Super Skibydi Killer, nel particolare, ha accumulato oltre un milione di download mentre un’altra, Agent Shooter, è riuscita a farsi installare su circa 500.000 dispositivi, arrecando una quantità importante di danni. I malware in questione appartengono alla famiglia dei trojani FakeApp, il solito Joker (migliorato, ahinoi), HiddenAds stanno infettando lo store virtuale di Google iniettando programmi dannosi.
Alcuni iscrivono le vittime a servizi a pagamento, altri sfruttano le pubblicità, altri ancora si inseriscono nell’affollato mondo del gaming, con tutto ciò che ne consegue. Non è un caso che molte di queste app dannose, sono state bannate non prima di essere state scovate perché principalmente hanno colpito i player, giocatori dei game mobile. Ecco le 12 app da cancellare: Super Skibydi Killer, Agent Shooter, Rainbow Stretch, Rubber Punch 3D, Eternal Maze (Yana Pospyelova), Jungle Jewels (Vaibhav Wable), Stellar Secrets (Pepperstocks), Fire Fruits (Sandr Sevill), Cowboy’s Frontier (Precipice Game Studios), Enchanted Elixir (Acomadyi), Love Emoji Messenger (Korsinka Vimoipan), Beauty Wallpaper HD (fm0989184).
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]]>The post Più facile a farsi che a dirsi: trovare una foto su Google è semplicissimo, come fare appeared first on Trackback.it.
]]>Sempre più persone decidono di utilizzare il proprio smartphone personale per scattare foto e registrare video. Con la galleria personale che diventa un vero e proprio album di ricordi dove poter trovare tutto ciò di cui si ha bisogno. Sempre e comunque. Può però capitare, soprattutto quando si hanno migliaia e migliaia di file memorizzati, che sia complicato avere accesso proprio a quella singola foto di cui si ha bisogno.
O forse no. Dovete infatti sapere che Google dà la possibilità di usufruire di alcuni strumenti intelligenti che permettono di trovare in ogni momento qualsiasi foto di cui si è alla ricerca. Basta sfruttare questo comodo sistema e il gioco è fatto. Se ancora non lo conoscevate, ecco tutti i passaggi da seguire per essere sicuri di poter trovare in qualsiasi momento ciò di cui avete bisogno. Non ne farete più a meno, è un trucchetto semplicemente geniale!
Trovare foto su Google è più semplice di quanto possiate immaginare. Vi basta sfruttare alcuni strumenti interni disponibili nel software Google Foto e il gioco è fatto. In pochi secondi avrete sotto mano quel contenuto che tanto stavate cercando ma vi sembrava impossibile ritrovare nell’immensità della vostra galleria fatta di migliaia di foto e video raccolti nel corso degli anni.
La prima cosa da fare è aprire l’app, disponibile sia per Android che per iOS, e toccare l’icona che si trova nella home screen per effettuare il login col proprio account. A questo punto, andate nella voce Cerca che si trova sempre n basso e poi digitate nella barra di ricerca una parola chiave. Di solito, infatti, l’intelligenza artificiale di Big G tende a suddividere automaticamente i contenuti salvati in base al luogo e al periodo in cui sono state scattate.
Se per esempio avete bisogno di una foto scattata durante il vostro ultimo viaggio a Londra, cercate la parola ‘Londra’ e vi spunteranno tutte le foto di quel periodo. Può essere utile anche inserire un prompt legato al soggetto, come per esempio “torta di compleanno” o “nome persona”. Il trucco vale allo stesso modo anche da Computer, con la barra di ricerca che si trova però questa volta nella parte superiore dello schermo.
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]]>The post A corto di idee per messaggi romantici o di lavoro? Google Bard ti aiuta gratuitamente appeared first on Trackback.it.
]]>L’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante offrendo possibilità apparentemente illimitate a tutti coloro che hanno cominciato a utilizzarla. Mentre inizialmente il panorama delle AI per la generazione di testi sembrava dominato da ChatGPT, oggi Google si è messa in pari grazie al rilascio di Google Bard.
Bard funziona in maniera non troppo dissimile da Chat GPT ma sembra aver abbattuto completamente alcuni dei pesantissimi limiti di quel software, primo tra tutti l’obsolescenza delle informazioni. Come si sa, infatti, ChatGPT può avere accesso ad informazioni diffuse fino al 2021, mentre non può avere accesso a tutte le informazioni più recenti.
Il pericolo maggiore era quindi che i testi prodotti con ChatGPT contenessero informazioni obsolete che rendessero i testi inutilizzabili. Google Bard è invece programmato in maniera da attingere le informazioni direttamente dal motore di ricerca Google, il più potente al mondo ma anche il più utilizzato in assoluto. Questo significa che Bard sarà sempre in grado di produrre testi basati su informazioni aggiornate, quindi più aderenti alla realtà e più utili.
Potenzialmente con Google Bard si possono scrivere testi di ogni tipo, su ogni argomento e utilizzando qualsiasi tono, da quello della cronaca a quello satirico. Grazie all’implementazione di una lunga serie di linguaggi di programmazione, Google Bard, come ChatGPT è anche in grado di scrivere del codice praticamente da zero, semplicemente indicando le funzioni che ci si aspetta siano svolte dal software da programmare.
L’utilità di Bard e di tutte le AI per la creazione di contenuti testuali non si ferma però ai soli ambiti tecnici: Bard è già in grado di scrivere saggi su argomenti anche molto specifici ma anche poesie e lettere d’amore.
È proprio quest’ultimo tipo di testi a darci la misura di quanto raffinate siano diventate le capacità linguistiche delle intelligenze artificiali: basterà fornire alcuni elementi intorno a cui si vuole che ruoti la lettera d’amore e il testo sarà generato in pochissimi secondi, integrando nella scrittura tutti i dettagli che abbiamo richiesto. Lo farà in maniera estremamente naturale, in un linguaggio fluido e che, a una rapida lettura, può essere facilmente scambiato per quello che adopererebbe un essere umano vivo, vegeto e (per giunta) molto innamorato.
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]]>Nella maggior parte dei casi i ragazzi che posseggono uno smartphone lo utilizzano per svolgere un numero molto limitato di operazioni. Nella maggior parte dei casi lo usano solo per comunicare con gli amici e usare determinate applicazioni, come per esempio quelle dei social network, per ascoltare musica in streaming, per ritoccare fotografie, per giocare e così via.
Anche se lo fanno molto meno della gente più adulta, però, giovani e giovanissimi hanno la possibilità di accedere a qualunque informazione e a qualunque sito presente sulla rete semplicemente effettuando una ricerca sui motori di ricerca.
Ovviamente i motori di ricerca sono impostati per rendere immediatamente visibili tutti i risultati che sono stati in grado di selezionare e questo potrebbe mettere sotto agli occhi di minori anche immagini o tipologie di siti a cui sarebbe meglio non avessero accesso.
Fortunatamente da molto tempo Google ha fatto in modo da dare a tutti gli utenti la possibilità di filtrare tutti i contenuti inappropriati in maniera che non vengano mostrati direttamente nelle pagine dei risultati di ricerca. Con questa funzione, in pratica, si attiva una censura di determinati contenuti vietati ai minori facendo sì che gli utenti più giovani non possano avere accesso a immagini che potrebbero turbare la loro sensibilità o che affrontano argomenti inadatti al loro livello di maturità.
Attivare questa funziona è molto semplice. Per farlo su computer basta digitare https://www.google.com/safesearch nella barra degli indirizzi. Comparirà una schermata che permetterà di scegliere quale operazione compiere sui contenuti espliciti che emergeranno dai risultati di ricerca. Nello specifico si potrà scegliere tra le seguenti opzioni:
Il procedimento è lo stesso anche su tutti i dispositivi Android, quindi anche sugli smartphone e sui tablet che utilizzano questo sistema operativo. Sul telefono. Va da sé che attraverso la stessa procedura è anche possibile disattivare il filtro safe search, quindi teoricamente un minore potrebbe riattivare la visualizzazione di tutte le immagini ma è possibile impedire che la ricerca sicura venga disattivata. Per usufruire di questa opzione e bisogna utilizzare il servizio Family Link, che permette anche di impostare un tempo massimo di utilizzo della rete per il tuo bambino.
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]]>The post Account Gmail cancellato? Ecco come recuperarlo subito appeared first on Trackback.it.
]]>Gmail è il noto e diffusissimo servizio di posta elettrica che può vantare un numero incredibile di utenti: sono infatti in tantissimi ad usarlo, ma cosa e come fare per recuperare un account cancellato? A seguire gli elementi al riguardo.
L’account Gmail è un elemento importantissimo per usufruire del servizio di posta elettronica di Google, ma talvolta l’utente può incappare in alcuni problemi e non sapere come risolverli.
Spesso si finisce ad esempio per dimenticare la password o l’username di Google, ma in tal senso è bene sapere che vi sono diverse strade da seguire per recuperare gli account, in base alla situazione che si è verificata.
In caso infatti di password dimenticata, bisogna recarsi alla pagina cui si fa solitamente rifermento per l’accesso all’account. Qui andrà inserito l’indirizzo mail per poi andare avanti e selezionare “hai dimenticato la password?“. A seguire, l’utente indicherà la modalità d’autenticazione favorita. A procedura portata a termine, sarà possibile cambiare la password.
Altra problematica comune in merito ad alcuni dei problemi cui si potrebbe andare incontro, riguarda l’eventualità di aver dimenticato l’indirizzo mail o il nome utente.
In tal caso occorrerà recarsi alla pagina d’accesso all’account Big G e soffermarsi su “hai dimenticato l’email?” Andrà poi immesso il numero telefonico oppure la mail di recupero. Ed il nome inerente l’account.
Avendo poi premuto “invia”, arriverà la mail o un SMS di verifica. Dopo l’inserimento del codice token ottenuto, si potranno recuperare le credenziali.
Tra i vari casi e scenari che potrebbero verificarsi, l’utente potrebbe dover recuperare un account Gmail cancellato. Anche in questo caso si tratta di pochi e semplici passaggi, e anzitutto serve recarsi sulla pagina dedicata al recupero dell’account Google, inserendo la propria mail o il proprio numero telefonico legati all’account.
Occorre non attendere troppo tempo prima di provare il recupero dell’account cancellato, visto che proprio il fattore tempo può rappresentare un elemento fondamentale.
Qualora poi non si riuscisse ad entrare nel proprio account Gmail, bisogna accertarsi di poter accedere alla mail di recupero. Va selezionato un device secondario per recuperare l’account, oppure l’autenticazione a 2 fattori.
Ovviamente bisognerà avere a propria disposizione il dispositivo in questione. Chi non riuscisse a ricordare la password maggiormente recente, può tentare con l’ultima che ricorda.
Un consiglio da tener presente, nel momento in cui fosse possibile accedere all’account principale poi, riguarda la creazione di uno sostitutivo. Bisogna ricordare di fare l’attivazione dell’autenticazione a 2 fattori e di impiegare password difficili da indovinare, e che siano quindi complesse, lunghe, e che vedano la presenza di numeri, simboli e caratteri.
Restando poi in ambito Google, occhio anche ad Authenticator, uno strumento in grado di creare codici univoci temporanei per ogni app collegata. Una preziosa barriera di protezione ulteriore.
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]]>Ecco qual è l’applicazione di Google a cui dovremo presto rinunciare. C’era chi la usava tutti i giorni e ora non potrà più farlo. Vi sveliamo che al suo posto verranno aggiunte maggiori funzionalità a un’altra celebre app.
Nessuno si aspettava che presto una applicazione amatissima di Google non sarebbe più stata disponibile. E’ stato annunciato direttamente da Google che l’app non sarà più disponibile per il download già a partire dal 2024. Ma qual è l’app amatissima in questione? Stiamo parlando di Google Podcasts. Quest’app scomparirà perché, a quanto pare, non si farà altro che cercare sempre di più sulla celebre YouTube Music anche per i podcast.
Quindi tutti i contenuti attualmente presenti su questa app non verranno eliminati, bensì verranno spostati sulla piattaforma più nota. Ci sarà quindi la possibilità di continuare a fruirne senza problemi.
Dopo le novità dell’ultimo aggiornamento di settembre 2023, ora arrivano grosse novità anche per applicazioni molto amate come questa. Quando finalmente i podcast verranno spostati su YouTube Music, gli utenti potranno godere di nuove e imperdibili funzionalità che erano assenti su questa piattaforma. Infatti, a quanto pare, si aggiungeranno strumenti come quelli per le analisi, RSS e naturalmente la maggiore visibilità che offre YouTube rispetto a Google Podcasts.
Sappiamo bene che il settore dei podcast è in crisi, tanto che in molti hanno dichiarato che “non li ascolterebbe nessuno”. In realtà vengono ascoltati, ma magari non con quel successo e con quella frequenza che i creatori si sarebbero aspettati.
Proprio per questo è fondamentale che aziende come Spotify o Amazon Music o, appunto, Google, si reinventino per cercare di attirare anche quella fetta di mercato che ancora oggi non ha mai ascoltato un podcast oppure lo fa di rado.
A quanto pare, ben il 23% di coloro che ascoltano podcast in America ammette di utilizzare Youtube Music per farlo. Soltanto il 5%, invece, avrebbe ammesso di farlo su Google Podcasts. Ed è proprio per questo, magari, che Google avrebbe deciso di eliminare quest’ultima applicazione per ampliare semplicemente le funzionalità della prima.
Chissà in quale mese del 2024 dovremo dire addio a Google Podcasts e finalmente potremo ottenere opzioni aggiuntive su Youtube Music. Nel frattempo nessuno sa prevedere quale sarà la prossima mossa del colosso di Google, visto che deve far fronte all’enorme e forse insormontabile concorrenza di Spotify. Oggi quest’ultima è una delle aziende più potenti al mondo ed è per questo che Google dovrebbe inventarsi qualcosa di davvero innovativo per spostare quell’utenza verso i suoi prodotti.
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]]>E’ stato segnalato un nuovo aggiornamento di Google Play che farà in modo che il sistema risulti più avanzato, sicuro ed efficiente. Ecco che di seguito ve ne parliamo. Riguarda davvero molti aspetti delle applicazioni ideate da Google, che siamo sicuri che miglioreranno tantissimo l’utilizzo dei vostri dispositivi. Vi consigliamo di effettuare gli aggiornamenti il prima possibile per godere al massimo delle prestazioni.
Sono tante le novità che riguardano l’aggiornamento di settembre 2023 di Google Play. Iniziamo innanzitutto con quelli che riguardano Android WebView. In particolare verranno migliorati vari aspetti sotto il profilo della sicurezza e della privacy, verranno corretti dei bug, verranno aggiunte nuove scorciatoie della tastiera.
E poi ancora verranno supportati nuovi gesti con la penna e con il trackpad standard. Inoltre, cambieranno anche le impostazioni, la visualizzazione dei trailer dei video e la protezione in fase di installazione di Google Play Protect. Ora di seguito vi sveliamo quali sono le altre novità che non potete assolutamente perdervi e che vi consigliamo assolutamente di installare per evitare l’obsolescenza del vostro dispositivo mobile con sistema Android.
Google Play migliorerà sicuramente per quanto riguarda la sicurezza e la privacy. Ci saranno delle novità per quanto riguarda il Wallet, visto che verrà aggiunto un nuovo supporto del protocollo PIN per Fido2 e vi saranno nuove impostazioni delle preferenze email. Sarà poi possibile gestire in modo migliore le proprie carte una volta in Giappone.
Ma non è tutto, perché ci saranno nuovi aggiornamenti riguardo ai servizi di gestione atti al miglioramento della privacy. E poi si modificano anche i termini di servizio riguardanti gli aggiornamenti automatici e si mostreranno anche i controlli dell’assistente nella stessa schermata.
Insomma, sono tantissimi gli aggiornamenti che coinvolgono il Play Store durante il mese di settembre che siamo sicuri che vi serviranno tantissimo per migliorare le prestazioni del vostro smartphone. Tutto quello che dovrete fare è recarvi presso le impostazioni del vostro dispositivo mobile e attivare la possibilità di effettuare gli aggiornamenti automatici.
Sarà in questo modo che infatti il vostro smartphone si aggiornerà in automatico una volta che ci saranno delle novità che coinvolgeranno in particolare il vostro dispositivo. Vi consigliamo assolutamente di effettuare ciò in modo da non dovervi preoccupare più degli aggiornamenti. In questo modo, inoltre, non rischierete mai che il vostro smartphone diventi obsoleto e che le applicazioni in esso presenti spettano di funzionare come facevano un tempo.
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