
La Cina rappresenta da sempre un mercato molto interessante per il settore dell’Information Technology che lavora attraverso il World Wide Web. Tuttavia molte di queste piattaforme devono far fronte alle fortissime limitazioni imposte dal governo di Pechino che pretende un’elevata censura su tutti i contenuti non graditi alla classe politica. La Repubblica Popolare Cinese ha più volte ribadito la propria volontà di voler poter controlare tutte le informazioni della rete ed è pronta a dichiarare battaglia a tutte le società che si oppongono al provvedimento.
Infatti la celeberrima società fondata da Niklas Zennström e Janus Friis, leader nel settore del Voice over IP, potrebbe ben presto lasciare la Cina qualora non provveda a dirottare, tutte le comunicazioni telefoniche tra gli utenti orientali, attraverso gli Internet Service Provider ufficiali per poter così essere monitorate.
Secondo il quotidiano People’s day, il governo sarebbe ormai pronto ad emanare una legge per proibire ogni comunicazione esterna ai gestori autorizzati dal governo, ovvero China Telecom e China Com. Il blackout che ha colpito in questi giorni Skype potrebbe tradursi in un blocco permanente del VoIP per la Cina.
La società del software di messagistica istantanea ha però precisato che le comunicazioni sono numerosissime e quindi difficilmente controllabili.
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