Piuttosto bislacca la nuova idea di Google: la potremmo quasi definire un clone di Second Life, se non fosse per un particolare molto importante. Mentre SL è un mondo virtuale chiuso sui suoi server, Lively di Google è un’applicazione che può essere incapsulata in ogni pagina web, blog, sito. Potete insomma creare una vostra stanza, in cui invitare gli avatar dei vostri amici.
L’idea è avere una location tridimensionale ancora meno impersonale rispetto al vostro profilo di MySpace o al vostro diario online, in cui si può “agire” invece di battere sulla tastiera e basta. Lively sarà basato completamente sul vostro browser, e non avrà la necessità di scaricare alcun programma aggiuntivo. In effetti, per accedere è sufficiente un account di Google, e una volta creato il vostro avatar, ve lo potrete portare in giro ovunque. Ovviamente, l’avatar è facilmente personalizzabile, anche se il suo aspetto in generale tenderà molto al cartoon. Anche le vostre stanze potranno essere modificate a piacimento, magari anche con l’aiuto dei vostri “ospiti”. E’ anche possibile inserire delle “interfacce virtuali” come televisori e cornici per visualizzare video di YouTube e fotografie senza uscire da Lively.
La grafica, se devo essere sincero, non è nulla di che, ma bisogna anche contare che questo servizio è nato per essere molto generico, in modo da girare fluidamente su qualsiasi macchina… A patto che il suo sistema operativo sia Windows.
Al momento, tristemente, noi utenti Mac siamo tagliati fuori!
Lively è gratuito, anche se per certi “oggetti” personalizzati è possibile che sviluppatori o persino Google stesso inizino a chiedere dei soldi, in futuro. Al momento lo sviluppo, la personalizzazione e la creazione di nuovi accessori e decorazioni non è libero come in Second Life: è possibile solo per i programmatori e i partner commerciali di Google (pare che il National Geographic Channel sia stato il primo di costoro ad inaugurare una stanza ufficiale). Le cose, comunque, presto cambieranno, e sono certo che Lively diventerà totalmente aperto.
Personalmente, spererei nella creazione futura di una versione di questa piattaforma capace di comunicare con Google Earth… Chissà se Google mi ascolta?
406
Fonte | Official Google Blog