http://www.trackback.it/articolo/botnet-attaccano-anche-i-principali-siti-antispam/2016/

Riprendendo il discorso fatto da me qualche giorno fa, riguardante le botnet e eBay, ci sarebbe da aggiungere una nota abbastanza stonata, perchè se da un lato eBay sembra quasi aver del tutto risolto il problema, dall’altro tantissimi siti antispam risultano essere sotto attacco.
La situazione è allarmante.
Conosciamo gli effetti dannosi che può provocare lo spam e da alcune statistiche è risultato che mentre nel 2004 c’erano circa 200 spammer responsabili del 90% dei danni, nel 2006 gli spammer sono scesi a ben 10 unità ma con una mole di posta indesiderata che copriva quasi 80%.
Insomma, il numero dei cracker è diminuito notevolmente ma la percentuale dei danni arrecati è rimasta quasi la stessa.
Ciò fa capire come gli spammer si siano “attrezzati” a tal punto da fare quello che 2 anni prima facevano in 200.
Gli attacchi utilizzati sono i soliti Denial of Service (DoS) in grado di saturare le risorse dei server colpiti in modo da renderli, per periodi di tempo più o meno lunghi, inutilizzabili.
Si crede che questi disagi siano provocati dalla Zhelatin gang, la stessa crew responsabile del rapido sviluppo di Storm Worm che tra gli altri ha anche colpito Skype.
A quanto pare la gang non opererebbe per sè, bensì per conto di terzi, offrendo i propri servizi a chi desideri attaccare un certo sito.
La tecnica è la stessa descritta da me nell’articolo in cui parlavo dell’attacco di botnet contro eBay.
I bersagli preferiti in questo periodo sembrano essere tutti siti di associazioni antispam (419Eater, ScamWarners, CastleCops, scam.com, scamfraudalert.com).
Alcuni di loro, ad oggi, risultano ancora inaccessibili.
La situazione risulta critica visto che i pc infetti che vengono utilizzati come zombie sarebbero milioni, dislocati in tutto il mondo.
E’ dunque facile immaginare le conseguenze disastrose che avrebbe un attacco condotto da una botnet di queste dimensioni.
426
Fonte | Webnews.html.it