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Nonostante l’Italia sia agli ultimi posti in Europa nella diffusione della banda larga, un’indagine effettuata da Altroconsumo ha rivelato che i contratti ADSL in Italia sono i più costosi d’Europa.
Così come è successo per la telefonia mobile, con costi di ricarica altrove inesistenti, anche per ciò che riguarda la connettività ad Internet siamo, come al solito, protagonisti assoluti (in negativo).
Nonostante la qualità della connettività non proprio eccelsa, dobbiamo comunque continuare a combattere contro prezzi ancora troppo alti.
“Nel nostro Paese la concorrenza continua a essere praticamente assente” commenta l’associazione, presentando i risultati di una nuova inchiesta internazionale sulle tariffe ADSL di 8 Paesi europei.
C’è da dire però che rispetto a 2 anni fa, comunque qualcosa è cambiato in meglio, visto l’aumento della velocità di connessione a 2Mb/s e la rispettiva discesa del costo mensile.
“Alcuni esempi in cifre: per un uso medio della Rete (un’ora al giorno di connessione, 30 al mese) la forbice delle tariffe in Europa è ampia: si va dai 10 euro offerti dal provider olandese 12Move ai 47,44 euro dello spagnolo Telefonica. Ai primi posti in classifica si trova l’italiano Tele2 ADSL Flat 2 Mega che costa comunque 18,90 euro al mese, cioè molto più dei contratti meno cari nei Paesi Bassi e in Francia”.
L’analisi prosegue con l’esame di connessioni più sfruttate:
“Per un uso elevato della Rete (5 ore al giorno di connessione, 150 al mese), ben cinque Paesi su sette sono più convenienti dell’Italia: Francia, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, e Portogallo offrono tariffe più contenute. I contratti più economici del Bel Paese, Tiscali ADSL 12 Mega Flat e Wind Libero Mega sono a 29,95 euro, cioè il doppio rispetto al più conveniente in Europa, il provider francese Club Internet (14,90 euro)”.
Sostanzialmente dello stesso parere di Altroconsumo è AIIP (Associazione Italiana Internet Provider), che in una nota diffusa ieri dichiara:
“Tra 15 giorni usciranno finalmente i prezzi all’ingrosso dell’offerta detta Bitstream, e se verranno rispettati i criteri stabiliti dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, i nostri prezzi si dovranno allineare ai migliori Paesi europei”.
“Avere subito dei prezzi Bitstream allineati alla migliore pratica europea – conclude AIIP – significa abbassare di molto i prezzi ai consumatori e far fiorire una industria dei servizi che oggi è assente ed è la causa che ci relega in fondo alla classifica della competitività e dell’innovazione”.
Quindi non ci resta che aspettare (come al solito) ed incrociare le dita, chi vivrà, vedrà :)
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Fonte | Punto-informatico